Fedriga: «Se non c'è impegno di tutti sospendere Schengen è l'unica opzione»

Martedì 25 Giugno 2019
IMMIGRATI
UDINE Continua il dibattito sul caso migranti dopo la presa di posizione del governatore Fedriga sulla sospensione di Shengen. Un'opzione, questa, per bloccare gli arrivi dei migranti, «come fatto dall'Austria con la Slovenia», che, ha chiarito lo stesso presidente, «non è la nostra ambizione, però è chiaro che se non c'è un impegno da parte di tutti paesi non abbiamo alternative».
«Sospendere Schengen - ha spiegato Fedriga - vuol dire controllare i valichi e avere a disposizione le forze dell'ordine per controllare anche tutte quelle vie che valichi non sono: penso ai passaggi attraverso i boschi. Ovviamente sono una serie di controlli congiunti. Io ho sempre detto: quando non vengono rispettate le regole purtroppo si alzano i muri e io voglio che i muri non si alzino e quindi chiedo che le regole tutti le rispettino».
Sui rapporti con il Governo nazionale, Fedriga ha aggiunto di aver «fatto presente la posizione della Regione Fvg» a Roma; «Hanno ben conscio - ha spiegato - l'allarme che si sta creando su questa rotta, non per i numeri attuali che possono infastidire ma non sono pericolosi, ma per tutto il flusso che stiamo monitorando sulla rotta balcanica che dalle informazioni che abbiamo rischia di diventare molto consistente. Quindi, come abbiamo fatto quest'anno con il rafforzamento della forze dell'ordine sul confine, dobbiamo continuare a mettere in campo misure per fermare o dissuadere gli ingressi».
E sempre in ambito riguardi arriva la piccatissima replica della ex governatrice e oggi deputata Pd Debora Serracchiani, cui non è piaciuto essere paragonata ad un serial killer. «Fedriga impari a controllare la lingua e badi bene a quello che dice: io non accetto di essere aggredita per le mie opinioni e tanto meno paragonata a Jack lo Squartatore che era un assassino. Fedriga dovrebbe ricordarsi che è una figura istituzionale e che sta dando l'esempio a tutti quelli che lo ascoltano, sta sdoganando parole e atteggiamenti violenti», ha detto Serracchiani dopo che Fedriga, intervenendo in radio ha detto che la Serracchiani che insegna come gestire l'immigrazione è come Jack lo squartatore che insegna a salvare vite umane. Lo stesso paragone era stato utilizzato in una nota diffusa da Fedriga lo scorso 22 giugno.
Per Serracchiani «se il presidente della Regione pensa di essere esente da critiche perché ha vinto le elezioni, si sbaglia di grosso: in questo Paese e in questa Regione esiste un'opposizione che ha diritto di parola e di essere rispettata. Sì al confronto anche duro, ma gli attacchi personali se li rimangia».
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