Fedriga: ora serve il pugno di ferro

Martedì 4 Agosto 2020
LE POSIZIONI
UDINE «Una vergogna assoluta». Così, in una diretta Facebook registrata durante il viaggio verso Roma, il presidente Massimiliano Fedriga ha definito la protesta dei profughi alla Cavarzerani, chiedendo al Governo di usare «il pugno di ferro». E il leader della Lega Matteo Salvini non è stato da meno, con un post al vetriolo sul social network: «Altro che rivolta dei clandestini, certa gente deve essere rimessa al suo posto. Anzi, rimandata al suo paese. Subito», ha scritto. Proprio ieri il premier Conte ha assicurato: «Non tollereremo ingressi irregolari».
REAZIONI
Dopo il nuovo caso di positività al virus fra i migranti, ha detto Fedriga, «il Comune di Udine ha deciso giustamente di prolungare la quarantena. Ma queste simpatiche persone entrate illegalmente in Italia hanno deciso che non gli va bene. I friulani e i giuliani, la quarantena la devono fare, ma loro no». Fedriga ha ricordato che gli italiani «quando la pandemia era molto forte sono stati a casa loro, in pochi metri quadri» per tutelare la propria e altrui salute. Invece, ha aggiunto, gli stranieri «che non devono stare in 50 metri quadri, ma in una caserma, hanno iniziato a incendiare cassonetti e materassi e a tirare sassi contro i mezzi della Protezione civile» che, ha ricordato, si è adoperata durante l'emergenza covid e continua a vigilare sulla Cavarzerani. Poi, l'affondo: «Le Regioni non possono dire cosa fare in termini di immigrazione, ma dal Governo pretendo una cosa: è necessario che chi si è reso protagonista di questa rivolta perda qualsiasi possibilità di fare domanda di accoglienza e di chiedere asilo. Devono andarsene subito. Chi ha protestato vada subito fuori dal Paese. Gli altri, da lì non escano. Il Fvg non può in questo momento sobbarcarsi anche questo problema. I numeri dei contagi hanno premiato i sacrifici dei cittadini, adesso arriva l'immigrato clandestino che dice la quarantena non la voglio, la zona rossa non la voglio. A me non sembra normale. Un Paese democratico deve far rispettare la legge. Al Governo chiedo di usare il pugno di ferro. Dobbiamo far vedere che l'Italia è un Paese democratico, che chi non rispetta le leggi qui non ci può stare». Fedriga ha assicurato di aver «sentito informalmente il ministero. Verranno mandati rinforzi delle forze dell'ordine per tutelare tutti i cittadini. Mi hanno assicurato che arrivano. Ma adesso basta compromessi. Non gli piace la quarantena? Questi, si prendono e si mandano via. Se qualcuno osasse portare avanti il processo per ottenere la protezione internazionale sarebbe una vergogna che non potrei accettare».
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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