Federcacciatori Ius: Viezzi deve dare le dimissioni

Giovedì 9 Luglio 2020
LE TENSIONI
PORDENONE Tensioni nella Federcacciatori Friuli Venezia Giulia, l'associazione guidata da Paolo Viezzi federata a Federcaccia nazionale. A portare alla ribalta la questione è stata una email recapitata alle redazioni da un account non tra quelli noti del sodalizio, in cui si sosteneva, tra l'altro, il tentativo di secessione di Viezzi, che in occasione dell'assemblea di un anno fa ha cambiato nome all'associazione territoriale e condiviso un programma decennale con l'obiettivo, come ha egli stesso spiegato, di ampliare l'orizzonte cercando di avvicinare al mondo venatorio non cacciatori. Viezzi ha anche chiesto a Roma il mantenimento sul territorio di una percentuale più consistente delle quote associative e una gestione locale del tesseramento. Informazioni che ha fornito l'altro giorno in concomitanza con l'arrivo in redazione della mail.
La seconda puntata l'ha promossa ieri Bruno Ius, già presidente del Consiglio regionale della Federcaccia nazionale, ex presidente provinciale di Federcaccia nazionale e attuale presidente di sezione comunale di Zoppola. In una nota ringrazia il presidente nazionale di Federcaccia, Massimo Buconi, per essere intervenuto sui temi riguardanti il Friuli a con una lettera datata 7 luglio e spedita a tutti i presidenti provinciali e comunali di Federcaccia Fvg. «Il presidente nazionale nonché il Consiglio nazionale, capite le gravi e pericolose iniziative di Viezzi, presidente della autonoma associazione Federcacciatori Fvg scrive Ius sono intervenuti con tempestività e determinazione». Il presidente nazionale di Federcaccia nella sua lettera spiega perché ha rigettato le proposte avanzate da Viezzi, aggiungendo che «nel contempo il Consiglio nazionale ha delegato il sottoscritto e l'Ufficio di presidenza a continuare a operare per confrontarsi, al fine di individuare possibili collaborazioni sul progetto presentato. A questo fine scrive ancora il presidente nazionale rivolgendosi al presidente regionale Viezzi rinnovo ancora a te e alla dirigenza regionale l'invito per un incontro». Buconi conferma altresì che «qualsiasi Federata può proporre qualsivoglia progetto di valenza locale o nazionale teso a un miglioramento del nostro essere e del nostro agire». Nella lettera Roma invita comunque Viezzi «a non intraprendere azioni e assumere atteggiamenti che pregiudichino l'unità della Federazione e che ingenerino incertezza nei nostri dirigenti e nei nostri associati». Ius evoca il «rassegnare le dimissioni» dopo le diatribe arrivate alla ribalta della cronaca, ma Viezzi dice «di non pensarci». Quanto al resto, considera «che il livello nazionale potrebbe condividere azioni che sono volte a dare maggiori servizi agli associati. Cercheremo di trovare in altro modo le risorse per portare avanti i progetti».
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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