Dopo il flash mob ora gli adesivi salva-pedoni nei negozi

Domenica 15 Dicembre 2019
Dopo il flash mob ora gli adesivi salva-pedoni nei negozi
MOBILITAZIONE
UDINE Dopo il flash mob, anche gli adesivi salva-pedoni. È stata tenuta a battesimo dal comitato autostoppisti una nuova campagna improvvisata «per vedere come risponde il popolo udinese».
L'ADESIVO
Al centro, lo slogan che è stato protagonista del flash mob dei no auto in piazzetta Marconi, per protestare contro la sosta selvaggia: Persone. Non automobili. Perché, spiega il referente Ivano Marchiol, «le persone, con le loro interazioni e attività sociali, culturali ed economiche devono essere il fine», mentre le macchine «sono solo uno dei mezzi per svolgere alcune di queste attività» e quindi non devono essere il fine delle politiche di un'amministrazione. «Pensiamo di diffondere questo adesivo nei prossimi giorni agli esercizi commerciali o a chiunque voglia esporlo. Le eprsone devono essere il fine dell'attività politica del Comune di Udine. Non vogliamo demonizzare le auto, ma devono essere governate, mentre adesso la città è ridotta ad un parcheggio. Questo aspetto non è gestito. Il punto di partenza, per noi, è che in centro storico le auto non ci devono stare. Dopo le vacanze vogliamo fare degli incontri pubblici per spiegare la nostra posizione. Il Comune deve muoversi in modo chiaro, invece non lo sta facendo: le politiche confusionarie e contraddittorie creano smarrimento, inciviltà, sosta selvaggia e il declino cui stiamo assistendo.
LA MANIFESTAZIONE
Proprio contro la sosta selvaggia ieri è andata in scena la protesta. Marchiol calcola che ci fossero «almeno 150 persone». «È inutile che in Comune gonfino il petto dicendo che scateneranno i vigili per multare i trasgressori. Se a monte non c'è una comunicazione chiara, se non ci sono politiche per fare in modo che le auto non arrivino nel cuore di Udine, è inutile svegliarsi all'ultimo e arrabbiarsi perché in piazza Libertà ci sono le macchine. Se 4 settimane fa in via Aquileia metti i parcheggi blu persino in mezzo alla strada, non puoi sorprenderti se due settimane dopo la gente va a posteggiare a ridosso di via Mercatovecchio», dice ancora Marchiol. «Il primo pezzo di via Mercatovecchio ci piace, è il risultato delle nostre lotte e delle firme raccolte fra i cittadini. Altrimenti, avremmo avuto una via come piazzetta Marconi, ancora invasa dalle auto». Ma Marchiol non dimentica neppure gli scarsi risultati ottenuti sinora con il tavolo di lavoro per cui tanto si è battuto. «Dopo sei mesi, il Comune lo ha riunito una volta sola, il 20 settembre. Entro il 15 ottobre tutti i portatori di interesse, non solo noi, ma anche le categorie, hanno dato il riscontro chiesto. Vogliamo che l'amministrazione renda chiari i suoi programmi sulla gestione dello spazio urbano e la mobilità, facendo riferimento alle linee guida europee che puntano a ridurre lo spazio riservato alle auto».
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci