Disservizi postali, la società fissa un incontro con i sindaci

Martedì 28 Gennaio 2020
LA PROTESTA
UDINE Dopo la mobilitazione dei primi cittadini contro i disservizi postali, che ha coinvolto diverse decine di Comuni (fra cui anche molti centri in provincia di Udine), Poste Italiane spa ha proposto di fissare un appuntamento in Friuli Venezia Giulia per dibattere delle tante questioni e rivendicazioni sollevate dagli amministratori locali. Lo rende noto il sindaco di Valvasone Arzene Markus Maurmair.
LA PROTESTA
Le firme dei sindaci che hanno sottoscritto la lettera aperta sui disservizi postali sono diventate 60 nel giro di poche ore. Del problema si sono interessati anche alcuni deputati e senatori regionali di diversi schieramenti politici. La vicenda ha avuto grande eco anche sui social.
L'INCONTRO
Poste Italiane spa, dopo una settimana di silenzio, ha deciso di rispondere. E così, fa sapere Maurmair in una nota, ieri mattina «il responsabile della società per quanto riguarda le relazioni con le istituzioni locali, Luigi Antonio Madeo, ha proposto di fissare un appuntamento in Friuli Venezia Giulia» per parlare con i sindaci. All'incontro, segnato in calendario per martedì 11 febbraio, sono annunciati alcuni funzionari di Poste Italiane spa e i sindaci chiederanno di risolvere i problemi collegati al nuovo sistema di distribuzione della corrispondenza con disagi in particolare per raccomandate, posta ordinaria e il recapito di quotidiani e riviste.
Altro tema caldo sarà sicuramente la gestione negli uffici postali dove, soprattutto nelle realtà più grandi, è auspicato un potenziamento con un ufficio dedicato al ritiro di raccomandate e atti giudiziari poiché, rimarca Maurmair, «accade che per una semplice lettera si debba attendere anche un'ora». Inoltre i sindaci dei piccoli Comuni hanno chiesto di inserire nella lettera aperta una sottolineatura per quanto riguarda l'abbattimento delle barriere architettoniche, l'installazione di nuovi sportelli bancomat e una diversa gestione economica, magari gratuita, delle tesorerie proposte recentemente in un incontro a Roma da parte dell'amministratore delegato di Poste Italiane spa Matteo del Fante. Le rivendicazioni dei sindaci partono anche dalla circostanza che Poste Italiane spa stia realizzando utili netti che, di anno in anno, superano il miliardo di euro e quindi gli amministratori locali ritengono che la società per azioni, ancora controllata e incentivata dallo Stato - si parla di un fondo annuale di compensazione superiore a 250 milioni di euro -, possa trovare le risorse per assolvere come minimo al servizio universale di recapito della posta ma anche migliorando i propri servizi.
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