Dem, Shaurli garante degli equilibri in Direzione

Mercoledì 20 Marzo 2019
LA VICENDA
UDINE Gli tocca la prima «grana» dopo le primarie, vivaci anche in regione, e il segretario del Pd Fvg stempera gli animi cercando di non scontentare nessuno: le sensibilità ferite da una parte e la realpolitik dall'altra, che impone di avere il senso delle misure e non poter chiedere la luna, magari anche volendola, dato il peso numerico e politico della regione rispetto al resto d'Italia. Così ieri Cristiano Shaurli è intervenuto a seguito dei presunti malesseri che animerebbero il territorio dopo che nella Direzione nazionale dei Dem a Roma, una struttura da circa duecento persone, tra i cinque rappresentanti del Friuli Venezia Giulia tre sono triestini senz'ombra di dubbio e una, Debora Serracchiani, è data per metà giuliana dopo che si è candidata deputata in quel collegio e la vita l'ha portata in quella città. Tre dei cinque saranno parte della Direzione per diritto: il segretario Shaurli (di Faedis in provincia di Udine), il vice presidente della Camera Ettore Rosato (Trieste), Serracchiani in quanto divenuta vice presidente dell'Assemblea nazionale del partito. Caterina Conti (Trieste), giovane Dem, è entrate a far parte della Direzione su decisione diretta di Roma, dopo essere stata coordinatrice della mozione Zingaretti in Fvg insieme al consigliere regionale Francesco Russo, l'unico a entrare in Direzione per elezione. La composizione della pattuglia non è piaciuta in particolare a chi si è speso per la mozione vincente nell'udinese e sperava di poter dar voce alla propria realtà nell'organo più ristretto e operativo del partito, fino a farne diventare un caso di cronaca, per lo sbilanciamento a favore di Trieste. «Deve essere comunque presa in considerazione la preoccupazione di alcune aree della regione che sentono sottorappresentato il loro impegno», ha affermato ieri il segretario Shaurli, ma al contempo ha invitato a guardare al fatto che «il Friuli Venezia Giulia, con un milione e 200mila abitanti, ottiene la vicepresidenza dell'assemblea nazionale del partito e manda in Direzione 5 rappresentanti: un risultato importante e superiore in proporzione a quello della stragrande maggioranza delle Regioni». Shaurli stesso, peraltro, si è fatto garante di una equa rappresentanza del territorio: «Mi farò carico da subito ha affermato a partire dal primo incontro che avrò già domani (oggi per chi legge, ndr) con il segretario Zingaretti». Dal segretario regionale, inoltre, la riconferma dell'apprezzamento per il lavoro congressuale svolto da ognuno secondo la propria parte, ma anche l'invito ad andare oltre «questioni interne che non toccano l'interesse di tantissimi cittadini, che aspettano di vederci al lavoro per un cambio di passo e una rinnovata unità». I risultati delle recenti primarie, ha concluso, «consegnano a chi ha vinto e a chi ha perso il congresso una grande responsabilità per costruire un'alternativa ai disastri quotidiani del Governo».
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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