Dem e Sinistra, dialogo fra sordi

Domenica 21 Gennaio 2018
Dem e Sinistra, dialogo fra sordi
IL BRACCIO DI FERRO
UDINE Uso di lingue diverse, che probabilmente non riescono a trovare un interprete che faccia arrivare all'uno il messaggio dell'altro e viceversa. È quel che pare succedere nell'area della sinistra Fvg, non meno che in quella italiana. L'ultima riprova arriva dallo scambio di messaggi a distanza inviati dalla segretaria regionale del Pd, Antonella Grim, agli affiliati di LeU e le considerazioni che solo poche ore dopo arrivano da esponenti di spicco del neo partito di Piero Grasso.
LA SPONDA DEM
Grim, infatti, venerdì, è scesa in campo sostenendo, e ribadendo, che «è nostra volontà trovare un'intesa con tutte le forze di Centrosinistra, a partire da coloro che hanno governato con noi in questi cinque anni di regione». Impossibile, fermandosi qui, non vedere il riferimento agli ex compagni del Pd transitati prima in Articolo 1 e ora confluiti in LeU, tra i quali i senatori Lodovico Sonego e Carlo Pegorer, oltreché al consigliere regionale uscente Mauro Travanut. «È un obiettivo che ha proseguito Grim dobbiamo e vogliamo prefiggerci perché ne va del bene dei nostri concittadini, che è più importante di ogni contrapposizione». E ha messo in evidenza anche la sostanza su cui si deve trovare l'accordo: «I contenuti e le proposte». A parere della segretaria dei Dem la strada è obbligata non solo per aver percorso molta strada insieme, ma anche perché «rispetto a un vento di destra che agita e ripropone periodi tormentati, non si può dire che è un problema di altri né porre veti o pregiudiziali di tipo personale».
RISPOSTA DA SINISTRA
Neppure ventiquattro ore dopo, arrivano ieri le considerazioni di Liberi e Uguali, con Sonego che vede nel Pd azioni assai diverse rispetto alle parole della sua segretaria: «Al Pd, come dicevano i venditori di una volta, non interessa l'articolo. Con Liberi e Uguali non vuole parlare». A convincere di ciò il senatore è il fatto che «l'unico incontro tra Articolo1-Mdp e il Pd si è svolto un paio di mesi fa su iniziativa di Articolo 1, che per il nuovo governo regionale ha chiesto al partito di Renzi discontinuità nelle politiche e condivisione del candidato presidente». La risposta a tale richiesta è stata «la scelta unilaterale del candidato e il disinteresse nei confronti di LeU», prosegue Sonego. Il senatore aggiunge che a «enfatizzare» il disinteresse sarebbe proprio «il candidato alla candidatura alla presidenza, Sergio Bolzonello», dicendo che «il dialogo con LeU è inutile, tanto i voti della Sinistra lui li acchiappa lo stesso».
Da qui considerazioni in direzione opposta rispetto a quelle auspicate dalla segretaria Dem, poiché «di fronte a tanta autosufficienza conclude Sonego a noi di LeU non resta che farcene una ragione. Il Pd pensa di poter vincere la Regione in solitudine, decidendo candidato e programma senza parlarne con i possibili alleati o i corpi sociali».
DUE LETTURE
Dunque, dando peso alle parole, per ora la distanza rimane massima. Ma a questo punto scattano anche le interpretazioni, che sono di segno assai diverso. Per alcuni si tratta di strategia elettorale tagliata su misura per le politiche, un palcoscenico dove ognuno corre per sé e sia Pd che LeU in Friuli Venezia Giulia hanno bisogno di marcare la differenza per raccogliere voti. Secondo tale lettura, la tensione accumulata da qui al 4 marzo sarebbe tale da non poter essere superata per le regionali del 29 aprile e i due partiti sarebbero destinati a restare divisi, con la prospettiva di essere certamente minoranza nel prossimo Consiglio regionale.
L'altra interpretazione sostiene, invece, che la lotta e la distanza si esauriranno il 5 marzo. Le politiche serviranno a pesarsi da qui i distinguo tra i Dem che si prodigano per mostrare la loro faccia inclusiva e LeU che inneggia alla discontinuità e il giorno dopo si comincerà alacremente a lavorare per arrivare insieme alla presentazione di liste e candidati entro gli ultimi giorni di marzo, come vogliono le scadenze, se si vota il 29 aprile. Per questa versione, ovviamente, Bolzonello candidato presidente non è in discussione.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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