Danni dei profughi, la mozione a Salvini

Domenica 23 Settembre 2018
L'EVENTO
UDINE Sarà consegnata direttamente nelle mani del ministro dell'Interno e leader della Lega Nord Matteo Salvini la mozione depositata dal gruppo del Carroccio in Consiglio regionale che stimola la Regione a fare pressing affinché lo Stato obblighi i soggetti che ospitano migranti a dotarsi di un'assicurazione a copertura dei danni che gli ospiti possono arrecare a terzi. E se non si dovesse arrivare all'assicurazione, la mozione chiede sia lo Stato a istituire un Fondo di garanzia a tutela delle vittime. La conferma arriva dal capogruppo in Consiglio, Mauro Bordin, primo firmatario di un'azione che mira ad arrivare all'obiettivo il prima possibile, «dati i fatti di cronaca che testimoniano la necessità di un tale provvedimento», afferma Bordin. E, poiché la Regione non ha le competenze per poter decidere in autonomia, «oltre alla mozione agiamo sul ministro che può prendere direttamente in considerazione l'idea», continua il capogruppo. Salvini arriverà con il segretario regionale della Lega, nonché presidente della Regione, Massimiliano Fedriga a chiudere un lungo week end di affermazione del pensiero leghista, che a partire da venerdì sera, con l'intervento del sindaco di Udine Pietro Fontanini, ha avuto come filo conduttore la sicurezza. Prima del discorso conclusivo del ministro previsto alle 21 e al quale seguirà il concerto di Povia sul palco si succederanno i senatori e i deputati della Lega, il governatore Fedriga e il presidente della Camera dei Deputati, Riccardo Molinari. È possibile che tra i temi cardine degli appuntamenti serali ci sia un aggiornamento sulle trattative con lo Stato in materia di rapporti finanziari, ovvero sulla delicata partita riguardante la richiesta di funzioni e fondi che Fedriga sta conducendo con il Governo. Un tema, peraltro, che Salvini ha dimostrato di avere presente, tanto da aver dichiarato di dare «pieno sostegno» al presidente nella richiesta di più fondi e funzioni, specialmente per la virtuosità che caratterizza la regione. In parallelo, comunque, segna il passo la designazione dei nuovi componenti della Commissione Paritetica, uno strumento importante nelle trattive con lo Stato e per le norme di attuazione dello Statuto di autonomia. Al Consiglio regionale spetta la nomina di tre dei sei membri. «L'argomento non è all'ordine del giorno della prossima seduta ai primi di ottobre», conferma Bordin, «credo che si arriverà a novembre». E sui rumors che vorrebbero l'ex governatore della Regione e ora leader del Patto per l'Autonomia, Sergio Cecotti, come uno dei possibili designati dal Consiglio, Bordin è chiaro: «Non con il nostro avvallo». Ieri sera sono sfilati anche i consiglieri e gli assessori regionali, i sottosegretari Franco Manzato (alle Politiche agricole) e la pordenonese Vannia Gava (all'Ambiente) e lo scrittore Magdi Allam. «Stiamo per far partire a Udine le squadre di sicurezza sull'esempio di Pordenone perché c'è una parte del territorio in cui la gente non è serena», ha intanto annunciato il sindaco Fontanini proprio dal pulpito della festa.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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