Da qui al 2100 rischiano di sparire tre spiagge su sette

Martedì 1 Settembre 2020
Da qui al 2100 rischiano di sparire tre spiagge su sette
IL FUTURO
UDINE I ghiacciai si sciolgono, la temperatura aumenta, i mari avanzano e si portano via pezzi di spiaggia. In una poco lusinghiera classifica, tra i litorali a rischio c'è anche Lignano Sabbiadoro, ma solo per citare la più nota del Friuli Venezia Giulia. A diffondere i dati di un' inchiesta dell'European Data Journalism Network è l'associazione Stopglobalwarming.eu, è promossa da Marco Cappato, leader dell'Associazione Luca Coscioni e fondatore di Eumans, il movimento di cittadini europei attivo sulle principali tematiche legate alla sostenibilità, insieme a esperti come Alberto Majocchi, professore emerito di Scienza delle Finanze all'Università di Pavia e Monica Frassoni, ex co-presidente del partito Verde Europeo. Da qui al 2100 l'Italia potrebbe perdere ben 1.030,5 km (29,73%) di spiagge, il 29,73% e a livello regionale, le municipalità sul litorale adriatico dove le spiagge andranno quasi sicuramente perse sono 3 su 7 in Friuli Venezia Giulia, ovvero il 43%, una percentuale inferiore solo ai litorali a cui si potrebbe dire addio in Emilia Romagna. Lo studio quantifica l'erosione netta delle spiagge combinando tre fattori: l'innalzamento del livello del mare, l'intensificazione delle tempeste e gli sbarramenti eretti dall'uomo lungo i litorali come edifici, strade, dighe. I ricercatori hanno tracciato previsioni diverse a seconda degli scenari climatici, maggiore è la quantità di gas serra emessi, maggiore sarà il loro contributo al riscaldamento globale e quindi all'innalzamento dei mari. Certo, i dati si riferiscono allo scenario climatico più pessimistico, ma non serve andare lontano nel tempo per ricordare come violenti temporali negli ultimi anni abbiano colpito pesantemente i litorali di Lignano e Grado, ultima in ordine di tempo quella dello scorso 6 giugno che ha eroso le spiagge per lunghi tratti e spazzato via attrezzature a pochi giorni dall'allestimento dei lidi balneari, partiti in ritardo a causa del lockdown. «Nonostante gli appelli di Greta Thunberg e sono state numerose le manifestazioni anche in Fvg - l'azione dei Fridays for future e i solenni impegni internazionali - afferma Cappato - la politica europea latita nell'offrire risposte concrete in grado di contrastare l'emergenza. La Commissione europea ha espresso la volontà di agire, ma le resistenze degli Stati nazionali rischiano di vanificare ogni buona intenzione». Per questo, l'associazione promuove una raccolta firme che ha già raccolto l'adesione di vip come Fedez, Oliviero Toscani, Neri Marcorè, Arisa e Pif, solo per citarne alcuni.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci