DA OGGI
UDINE Il Friuli Venezia Giulia si è presentato all'appuntamento

Giovedì 4 Giugno 2020
DA OGGI
UDINE Il Friuli Venezia Giulia si è presentato all'appuntamento con l'abito migliore. Pochi minuti prima che il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, firmasse l'ordinanza numero 16 dall'inizio dell'emergenza, il dipartimento regionale della Protezione civile era infatti stato in grado di dare una notizia mai diffusa dal 29 febbraio, data del primo positivo a Gorizia: in tutta la regione, ieri, non è stato registrato nemmeno un nuovo contagio. E nessuna persona ha perso la vita a causa del Covid-19. Non sarà probabilmente uno zero definitivo, perché il virus si continuerà a cercare per molto tempo, ma è comunque una data che segna uno spartiacque, perché per la prima volta tra i circa 3mila tamponi effettuati in 24 ore non è emersa alcuna positività.
LA DECISIONE
Letta l'analisi, Fedriga ha dato seguito all'annuncio dei giorni scorsi: il nuovo provvedimento, in vigore da oggi e valido sino al 30 giugno, ammorbidisce la norma che sino a ieri sanciva l'obbligo di proteggersi naso e bocca (meglio se con una mascherina) su tutto il territorio regionale. Dalla mezzanotte passata, infatti, il dispositivo di protezione non è più obbligatorio all'aperto, a condizione che sia possibile rispettare il distanziamento di un metro tra le persone non conviventi. Nel luoghi al chiuso aperti al pubblico, invece, la prescrizione resta in vigore. Sarà comunque necessario portare sempre con sé la mascherina o la protezione per naso e bocca, per poterla indossare all'occorrenza.
I DETTAGLI
Il testo dell'ordinanza non spiega altro. Ma è dal chiarimento reso dal presidente Fedriga che arrivano informazioni più dettagliate: «Al supermercato - spiega portando un esempio concreto - la mascherina servirà ancora». Così come sarà obbligatoria all'interno di un bar o di un ristorante al di fuori dai momenti dedicati alla consumazione di pasti e bevande. Ma se ci siederà all'esterno e si rispetterà la distanza di un metro, allora la protezione non sarà più la norma, ma una facoltà. Quando si entrerà in un negozio, bisognerà indossare la mascherina, così come in banca, in posta e negli altri uffici aperti al pubblico. E più in generale ogni volta che si entrerà in un luogo chiuso, ad esclusione delle abitazioni private. Non si dovrà più usare la mascherina in spiaggia e i sindaci non dovrebbero avere la possibilità di emanare ordinanze più restrittive di quella regionale. Quest'ultima eventualità, però, sarà chiarita definitivamente in queste ore.
I PRESUPPOSTI
Per decidere di rimuovere l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto, Fedriga ha usato due strumenti: l'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità, che classifica il Fvg come regione a basso rischio, e i dati epidemiologici più freschi, cioè quelli degli scorsi giorni. «Il Fvg - si legge - ha un'ampia adeguatezza dell'offerta di strutture sanitarie per far fronte ad ogni esigenza anche difronte ad una non prospettabile, allo stato, ripresa del contagio, pur a fronte delle rilevanti riaperture di attività economiche e di ripresa di movimentazione sociale avvenute a partire dal 4 maggio».
I DATI
Oltre al doppio zero alle voci nuovi contagi e decessi, ieri il Fvg ha fatto registrare nove malati in meno rispetto a martedì. In terapia intensiva sono ricoverati due pazienti, mentre i ricoverati in altri reparti scendono a 39. I totalmente guariti invece ammontano a 2.639, i clinicamente guariti a 68 e le persone in isolamento domiciliare sono 192.
NEO CAVALIERI
«Un riconoscimento che premia lo sforzo collettivo, sostenuto da tutto il personale della nostra casa di riposo, nel contenere il contagio da coronavirus». Così Alessandro Santoianni, direttore della casa di riposo della Parrocchia di San Vito al Tagliamento, a nome anche di Francesca Leschiutta, coordinatrice infermieristica, commenta la notizia della nomina di entrambi a Cavaliere al merito della Repubblica da parte del presidente Sergio Mattarella. Il Quirinale ha insignito 57 nuovi Cavalieri in occasione della festa del 2 Giugno, «per essersi particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l'emergenza coronavirus». Oltre a Santoianni, direttore anche della casa di riposo di Paluzza, e Leschiutta, nomina a cavaliere anche per il friulano, di Gonars, Maurizio Cecconi, professore di anestesia e cure intensive all'Università Humanitas di Rozzano (Milano), presidente della Società europea di terapia intensiva.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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