L'INCONTRO
UDINE «Dove le istituzioni rappresentano la proiezione di solide identità collettive che esprimano un'esigenza chiara e radicata di differenziazione, l'autonomia diviene un'esigenza costituzionale. Dove, invece, le istituzioni non rappresentano un'identità collettiva matura e consapevole delle proprie peculiarità, l'autonomia si risolve in una mera rivendicazione, strumentale alla dialettica politico-partitica».
Così ieri Elena D'Orlando, docente di Diritto all'Università di Udine, durante il seminario dell'officina Autonomia e istituzione, uno dei gruppi di lavoro avviati dall'ateneo di Udine per il Cantiere Friuli, avviato per il quarantesimo dell'Università.
L'officina, di cui D'Orlando è coordinatrice, ha promosso nella sede della Fondazione Friuli un appuntamento aperto a tutti attorno alla questione L'identità del Friuli: necessità e valore di un approccio scientifico e multidisciplinare, durante il quale si sono confrontati i docenti Cesare Scalon (storia), Mauro Pascolini (geografia), Federico Vicario (lingua e cultura), introdotti dal rettore Alberto Felice De Toni e il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini. Un confronto voluto perché, come ha spiegato D'Orlando, se l'obiettivo dell'officina è ripensare l'assetto istituzione del Friuli, questo «deve essere preceduto da una seria riflessione sull'identità come matrice dalla quale partire preventivamente per sviluppare poi qualunque ragionamento giuridico».
Il seminario, perciò, ha inteso affrontare un tema così delicato, che «serva a mettere a metterlo correttamente a fuoco per poi elaborare adeguate proposte giuridiche sul piano amministrativo e istituzionale». A questo seminario farà seguito un altro incontro, ha annunciato D'Orlando, in cui si confronteranno altre prospettive disciplinari economia, antropologia e diritto e, infine, un terzo appuntamento dedicato all'istruzione del lavoro di analisi e approfondimento svolto, che sarà raccolto in un apposito dossier e sottoposto al confronto e al dibattito politico.
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE «Dove le istituzioni rappresentano la proiezione di solide identità collettive che esprimano un'esigenza chiara e radicata di differenziazione, l'autonomia diviene un'esigenza costituzionale. Dove, invece, le istituzioni non rappresentano un'identità collettiva matura e consapevole delle proprie peculiarità, l'autonomia si risolve in una mera rivendicazione, strumentale alla dialettica politico-partitica».
Così ieri Elena D'Orlando, docente di Diritto all'Università di Udine, durante il seminario dell'officina Autonomia e istituzione, uno dei gruppi di lavoro avviati dall'ateneo di Udine per il Cantiere Friuli, avviato per il quarantesimo dell'Università.
L'officina, di cui D'Orlando è coordinatrice, ha promosso nella sede della Fondazione Friuli un appuntamento aperto a tutti attorno alla questione L'identità del Friuli: necessità e valore di un approccio scientifico e multidisciplinare, durante il quale si sono confrontati i docenti Cesare Scalon (storia), Mauro Pascolini (geografia), Federico Vicario (lingua e cultura), introdotti dal rettore Alberto Felice De Toni e il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini. Un confronto voluto perché, come ha spiegato D'Orlando, se l'obiettivo dell'officina è ripensare l'assetto istituzione del Friuli, questo «deve essere preceduto da una seria riflessione sull'identità come matrice dalla quale partire preventivamente per sviluppare poi qualunque ragionamento giuridico».
Il seminario, perciò, ha inteso affrontare un tema così delicato, che «serva a mettere a metterlo correttamente a fuoco per poi elaborare adeguate proposte giuridiche sul piano amministrativo e istituzionale». A questo seminario farà seguito un altro incontro, ha annunciato D'Orlando, in cui si confronteranno altre prospettive disciplinari economia, antropologia e diritto e, infine, un terzo appuntamento dedicato all'istruzione del lavoro di analisi e approfondimento svolto, che sarà raccolto in un apposito dossier e sottoposto al confronto e al dibattito politico.
A.L.
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