Covid, macchina intelligente analizza il respiro

Giovedì 24 Settembre 2020
Covid, macchina intelligente analizza il respiro
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AMARO Si chiama Revid 19 il nuovissimo apparecchio, messo a punto da Eurotech, per la ricerca, in via sperimentale, della presenza del Covid-19 nel respiro. La sua sperimentazione è già in corso.
Si tratta di uno strumento dotato di intelligenza artificiale e tecnologia Iot (Internet of things): una serie di sensori raccoglie le informazioni provenienti dal respiro. Ovvero, riconosce le anomalie dell'aria eliminata dai bronchi, il cosiddetto esalato. Da qualche tempo Revid 19 viene usato dall'Associazione Allergie e Pneumopatie infantili Alpi Odv di Udine e da Mario Canciani, pneumologo di fama internazionale e presidente dell'Alpi Odv. Fino ad ora la macchina ha analizzato il respiro di 30 persone.
«Siamo a disposizione della comunità: la campionatura dei risultati è per noi fondamentale. Per questo, ci rivolgiamo ai nosocomi della regione, perché utilizzino lo strumento in pazienti sia ambulatoriali che ospedalizzati. La manovra necessaria è molto semplice: si basa sull'espirazione, per 20 secondi, in uno strumento che registra i dati e li invia al cervello, dove vengono processati da un algoritmo di intelligenza artificiale e poi letti da un medico competente. Non vi sono rischi di contagio, - spiega Canciani - né per la salute dei pazienti».
«Ci è piaciuta l'idea di Canciani e, partendo dal nostro know-how sull'analisi dell'aria e sul calcolo ad alte prestazioni - afferma Ugo Padulosi, a capo della R&D di Eurotech - siamo fieri di aver messo a disposizione la nostra tecnologia per questo progetto di tutela della salute pubblica, in un momento così complicato della pandemia. Sono necessari però, ai fini della sperimentazione, più pazienti da sottoporre al test del respiro, per far immagazzinare, alla rete neurale, un maggior numero di dati».
Mario Canciani si occupa da sempre di patologie dell'apparato respiratorio, dapprima all'Ospedale Burlo Garofolo di Trieste e poi alla Clinica pediatrica dell'Università di Udine. Per 12 anni nel comitato direttivo della maggiore associazione medica europea, l'European Respiratory Society, è stato il fondatore dell'Alpi, l'associazione dei bambini asmatici, allergici e con problemi respiratori, e del Grap: Gruppo regionale di allergo-pneumologia. Attualmente è presidente del Fvg di Isde (Medici per l'ambiente) e coordinatore, per il Fvg, della Società italiana allergie e immunopatologie pediatriche e si occupa degli effetti dell'inquinamento sulla salute dei bambini e sulle patologie allergiche e pneumologiche di bambini e adulti.
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