Così ci cambia la rivoluzione digitale

Mercoledì 20 Giugno 2018
L'EVENTO
UDINE Ormai il digitale è come un liquido amniotico in cui siamo immersi: l'unica cosa da fare, ora, è riuscire a capire come respirare. È per questo che nel suo 4° anno, l'anno della maturità, come l'ha definito il direttore artistico Jader Giraldi, Conoscenza in Festa ha deciso di affrontare il tema dell'universo digitale, dal punto di vista della formazione e della competitività, ma anche da quello dei cambiamenti psicologici che sta portando.
Dal 27 al 30 giugno, il festival, organizzato dall'Ateneo friulano e dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) con il sostegno della Fondazione Friuli e del Miur, condurrà quindi il pubblico a interrogarsi sul futuro attraverso incontri, approfondimenti e spettacoli.
Tra gli ospiti, ci saranno l'attore Michele Placido e il blogger Salvatore Aranzulla; il primo sarà co-protagonista dello spettacolo Icaro che non sapeva volare. L'arte di guardare le cose dall'alto: il 29 giugno, una sonda atmosferica con due telecamere verrà lanciata nel cielo di piazza Matteotti, restituendo il segnale video che accompagnerà gli spettatori nel corso degli interventi degli scienziati, che si alterneranno a raccontare scoperte ancora senza risposta, fino al finale in poesia con Placido e l'arpa di Pietro Pirelli. Aranzulla, invece, parteciperà il 28 giugno all'incontro il Sé digitale. Come imparare a e-sistere, sui cambiamenti che il digitale e le macchine portano alla nostra identità.
Oltre agli incontri sulla scuola del futuro, in programma ci sono alcuni eventi dell'Ateneo, tra cui la presentazione del libro Disegniamo il futuro, per i 40 anni dell'Università friulana (25 giugno, alla Fondazione Friuli); i PhD Awards, la premiazione delle ricerche che si sono distinte per originalità e attualità dei temi (29 giugno, Loggia del Lionello); il Dies Academicus, con i premi ai migliori laureati (29 giugno, Piazza San Giacomo) e il Job Breakfast, per far incontrare studenti e recruiter (30 giugno, Loggiato di San Giovanni). Tornano anche le Botteghe del Sapere: negli esercizi commerciali, i docenti dell'Ateneo racconteranno innovative esperienze di didattica e ricerca (con temi che spaziano dai ghiacciai alpini, alle api, alla manipolazione delle notizie). Infine, la Loggia del Lionello ospiterà 4 incontri sulle prospettive della digitalizzazione del patrimonio culturale, sulla mobilità sostenibile, sull'ospedale del futuro e sull'uso responsabile del telefonino. A questo si aggiungeranno spettacoli serali, concerti, mostre e un approfondimento sul rapporto della nostra società con la conoscenza (29 giugno, Palazzo di Toppo Wasserman).
I MAGNIFICI INCONTRI
Il primo anno parteciparono 20 rettori, quest'anno tutti e 80; assieme a loro 250 esperti e 50 organizzazioni scriveranno il Manifesto per il Primo Piano Nazionale per l'Università Digitale da presentare al Governo. Il mondo accademico lavorerà su alcuni temi: l'innovazione degli strumenti e delle metodologie didattiche, la sicurezza dei dati, l'armonizzazione dei corsi online, di massa e aperti (Mooc). Per il piano, il Crui chiede 1,5 miliardi in 5 anni, tra fondi europei e statali. «Quattro anni fa ha commentato il rettore Alberto De Toni -, da Udine proponemmo le lauree professionalizzanti: partiranno a ottobre. Sono fiducioso anche per il Piano digitale. Grazie a queste iniziative, i rettori possono dettare un'agenda che prima solo subivano. È un po' paradossale che tutto sia partito da Udine, ma è dalla periferia che spesso nasce l'innovazione». Alla conclusione della tavola rotonda, giovedì 28, potrebbe partecipare anche il nuovo ministro, Marco Bussetti.
A.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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