Correva il 17 febbraio del 1947 quando nel municipio di Maniago si svolse un incontro

Sabato 25 Novembre 2017
Correva il 17 febbraio del 1947 quando nel municipio di Maniago si svolse un incontro
Correva il 17 febbraio del 1947 quando nel municipio di Maniago si svolse un incontro che, tra gli altri, aveva visto presenti il sindaco Pompeo Cimatoribus e il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Udine. La riunione si prefiggeva di dare vita al progetto di apertura di un distaccamento dei pompieri a Maniago. Promotori dell'idea erano stati due artigiani del luogo, Evaristo Zecchin ed Enzo Rosa, quest'ultimo conosciuto come Ferrarista. L'iniziativa era andata a buon fine e quindi aveva permesso l'istituzione di un presidio antincendio che aveva trovato posto in un'angusta rimessa che si trovava nella parte posteriore dell'attuale municipio.
VOLONTARI
Il personale era stato individuato in un manipolo di artigiani, tutti volontari, che avevano messo a disposizione coraggio, tempo e capacità. Il parco macchine era costituito da un unico automezzo, vale a dire un'autopompa serbatoio, nel gergo pompieristico identificata con il semplice acronimo aps, che era stata sottratta all'esercito tedesco che, nella primavera 1945, si stava ritirando. Il mezzo era stato furbescamente nascosto in un fienile in località Campagna e a guerra finita era improvvisamente ricomparso e immediatamente posto a servizio della comunità. Quell'azione imprudente (la reazione dei tedeschi avrebbe potuto essere spietata), ma coraggiosa aveva costituito l'incipit per un percorso che, pur tra molte difficoltà, ha portato alla costruzione della sede dei pompieri in via degli Eroi, inaugurata il 26 aprile 1960 alla presenza, tra gli altri, dell'allora assessore Ermanno Rigutto. Lo stabile era in grado di ospitare mezzi e uomini e aveva permesso di dare una sufficiente organizzazione a un movimento volontaristico che con il tempo ha portato al miglioramento del servizio antincendio. Le funzioni di custode-responsabile erano state assegnate al vigile volontario Norino Del Puppo che abitava in caserma e che ha guidato le squadre d'intervento accorse nella tragedia del Vajont, mentre il gruppo pompieri era composto da Eugenio Mauro, dall'autista Giovanni Bertolo, da Giovanni Zecchin, Sante Brussa Toi, dai marescialli Evaristo Zecchin e dal pari grado Enzo Rosa e poi da Giovanni e Giuseppe Antonini, Mario Simonut, Giovanni Tramontina, Bruno Cerabino, Achille De Lorenzi e dal giovane (oggi vice sindaco) Umberto Scarabello.
PRESIDIO
Sarebbero serviti altri 12 anni per dare una struttura permanente al presidio antincendi che era formato da due vigili permanenti e da due ausiliari di leva che si alternavano nelle 24 ore fornendo, sempre con l'indispensabile contributo dei volontari, un servizio continuativo molto apprezzato dalla comunità maniaghese. A reggere il neo-distaccamento era stato chiamato colui che a ragione è stato definito il primo vigile del fuoco permanente della storia della città di Maniago; si trattava di Angelo Bruna, il quale, una volta assunte le funzioni di capo distaccamento, si è dimostrato la persona più idonea per ricoprire quell'incarico, giacché ha favorito la trasformazione di quello che da semplice presidio antincendio era ormai diventata una struttura di soccorso tecnico a 360 gradi. D'altra parte una cittadina operosa come Maniago non poteva prescindere dalla presenza di un moderno servizio antincendio in grado di dare una risposta efficiente anche per tutte le altre tipologie di soccorso tecnico urgente. Ma non è tutto, poiché Bruna, con l'aiuto dell'allora primo cittadino Ermanno Rigutto, ha promosso e gestito la realizzazione della nuova sede di servizio, progettata e costruita a tempo di record.
NUOVA SEDE
Si pensi che la sede, iniziata nel 1992, è stata inaugurata in occasione della ricorrenza di Santa Barbara nel dicembre 1994. Oggi nella struttura di via Violis prestano la loro opera 28 vigili permanenti. Il personale è addestrato e in grado di applicare complessi protocolli d'intervento che riguardano emergenze di tipo nucleare, batteriologico, chimico e radiologico, di soccorso in ambiente oggettivamente difficile (montagna, lago, fiumi etc) con i nuclei Speleo-alpino, fluviali, gli operatori Tas (topografia applicata al soccorso) per la ricerca di persone disperse e poi le squadre di puntellatori che sono indispensabili in caso di consolidazione di edifici danneggiati. Tutto il personale operativo è in possesso del brevetto Tpss (Tecniche di primo soccorso sanitario) ed è istruito sull'uso del defibrillatore. Gli autisti sono in possesso di patente di guida ministeriale e sono abilitati anche alla guida di mezzi su terreno impervio e difficile. Il distaccamento Vigili del fuoco di Maniago dipende dal Comando provinciale di Pordenone, attualmente retto dall'ingegner Doriano Minisini. Oltre al personale originario del mandamento, è composto da pompieri che provengono da fuori provincia e regione. Il personale partecipa alle piccole e grandi emergenze intervenendo in alluvioni, terremoti e nelle altre calamità che colpiscono il territorio nazionale. Tutti utilizzano le attrezzature e i mezzi messi a disposizione dal Ministero.
INNOVAZIONE
L'organizzazione del lavoro è radicalmente cambiata nel corso degli anni e i Vigili del fuoco hanno assunto una nuova dimensione che risponde alle esigenze di una società moderna, tuttavia l'eredità lasciata dai primi volontari ha trovato terreno fertile nelle nuove generazioni di vigili del fuoco che oggi, facendo propri i valori che un tempo hanno animato i solleciti artigiani nella lotta contro il fuoco, hanno compiuto e tuttora compiono, con immutato orgoglio, la loro missione.
* Caposervizio Vigili del fuoco
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