L'INIZIATIVA
CIVIDALE Un corso riservato ai discendenti dei corregionali all'estero, promosso dal Convitto Paolo Diacono e dall'Ente Friuli nel Mondo grazie al sostegno di Fondazione Friuli, Regione, Civibank e Comune di Cividale. Si sono chiusi nei giorni scorsi i termini per presentare domanda al progetto che mette a disposizione 22 borse di studio della durata di un anno (o un semestre), per permettere ad altrettanti studenti di frequentare le scuole superiori del convitto o altre scuole della provincia di Udine. Lo scorso anno sono stati selezionati 22 studenti provenienti dall'Argentina, dal Brasile e dal Venezuela, che frequentano quest'anno le scuole annesse al Convitto cividalese ed alcune altre scuole locali come l'istituto tecnico agrario, l'istituto tecnico commerciale, l'istituto professionale di Stato e il Civiform. Giovani di terza o quarta generazione, che portano cognomi per lo più friulani e hanno l'opportunità di riscoprire la marilenghe, in un ambiente di apprendimento improntato alla convivenza di diverse culture. Come spiega Clementina Frescura, preside del Convitto «grazie agli accordi stipulati con gli istituti scolastici di provenienza, infatti, al loro rientro i ragazzi vedranno riconosciuto il percorso di studio frequentato in Italia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA CIVIDALE Un corso riservato ai discendenti dei corregionali all'estero, promosso dal Convitto Paolo Diacono e dall'Ente Friuli nel Mondo grazie al sostegno di Fondazione Friuli, Regione, Civibank e Comune di Cividale. Si sono chiusi nei giorni scorsi i termini per presentare domanda al progetto che mette a disposizione 22 borse di studio della durata di un anno (o un semestre), per permettere ad altrettanti studenti di frequentare le scuole superiori del convitto o altre scuole della provincia di Udine. Lo scorso anno sono stati selezionati 22 studenti provenienti dall'Argentina, dal Brasile e dal Venezuela, che frequentano quest'anno le scuole annesse al Convitto cividalese ed alcune altre scuole locali come l'istituto tecnico agrario, l'istituto tecnico commerciale, l'istituto professionale di Stato e il Civiform. Giovani di terza o quarta generazione, che portano cognomi per lo più friulani e hanno l'opportunità di riscoprire la marilenghe, in un ambiente di apprendimento improntato alla convivenza di diverse culture. Come spiega Clementina Frescura, preside del Convitto «grazie agli accordi stipulati con gli istituti scolastici di provenienza, infatti, al loro rientro i ragazzi vedranno riconosciuto il percorso di studio frequentato in Italia».
