CORDENONS
La concessione uno spazio all'interno dell'Aldo Moro al negoziatore

Domenica 21 Ottobre 2018
CORDENONS
La concessione uno spazio all'interno dell'Aldo Moro al negoziatore criminale Marco Colbertaldo diventa un caso politico. I consiglieri di centrosinistra hanno presentato al sindaco un'interrogazione chiedendo lumi sulla vicenda. «É facoltà dell'amministrazione - rilevano - concedere spazi di proprietà comunale alle associazioni iscritte nell'apposito albo, qualora attive da almeno tre anni. Tuttavia Colbertaldo non rappresenta un sodalizio senza fini di lucro, men che meno operante sul territorio comunale da almeno tre anni. Analizzando il sito internet del negoziatore, non è stato possibile riscontrare attestazioni ufficiali che sono essenziali per valutarne l'attendibilità. Tra l'altro nel corso dei recenti incontri con la cittadinanza, il comandante del corpo intercomunale di polizia locale di Pordenone-Cordenons, Stefano Rossi, si era premurato di mettere in chiaro che la sicurezza dei cittadini sul territorio è materia specifica della polizia locale stessa in sinergia con le forze dell'ordine e che nessun altro soggetto può attribuirsi competenze nel merito». Da qui l'interrogazione: «Per quale motivo l'amministrazione comunale ha concesso uno spazio all'Aldo Moro al negoziatore criminale, non rappresentando Marco Colbertaldo alcuna associazione no profit attiva da almeno tre anni sul territorio? Sono state accertate le competenze di Colbertaldo verificando, almeno, i titoli da lui vantati? Perché mai un consulente libero professionista dovrebbe offrire, addirittura gratuitamente, un servizio ai cittadini volto alla loro incolumità quando esistono organi preposti e ufficiali? Il servizio che Colbertaldo dice di esercitare per aiutare le persone a prevenire, attenuare o far cessare le attività criminali nelle strade e nei luoghi in cui vivono è avvallato anche dai comandanti Rossi e Busetto? Se sì, con quali motivazioni?».
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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