Contributi a fondo perduto, l'opposizione fa le pulci al regolamento varato da Bini

Mercoledì 27 Maggio 2020
Contributi a fondo perduto, l'opposizione fa le pulci al regolamento varato da Bini
IN COMMISSIONE
TRIESTE L'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Bini, ha assicurato: «La composizione delle tabelle per i contributi a fondo perduto a seguito dei danni subiti per il lockdown è stata redatta di concerto con le categorie» e l'auspicio è che «tutti i richiedenti riescano a trovare ristoro». Dai banchi dell'opposizione, invece, il Pd ha definito insufficienti le risorse e ha considerato il provvedimento connotato da «ansia da prestazione per dare qualcosa a tutti ma, alla fine, arriveranno solo spiccioli che scontenteranno molti». Si è svolto tra questi due estremi il dibattito ieri in II Commissione consiliare sulla delibera approvata in via provvisoria dalla Giunta regionale che stanzia 34,25 milioni a fondo perduto a favore delle strutture turistico-ricettive, del commercio e degli artigiani. I contributi variano da 500 a 4mila euro e ci sarà tempo per presentare la domanda dall'8 al 26 giugno. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza, con i sì del Centrodestra, del M5S e dei Cittadini e l'astensione di tutti gli altri esponenti politici. Il consigliere dei Cittadini Tiziano Centis ha chiesto come sono state decise le singole cifre, ma anche di «quantificare il numero delle partite Iva da soddisfare, perché si rischia una coperta troppo corta». Honsell ha «apprezzato l'attenzione nei confronti degli ambulanti, ma - ha aggiunto - mi pare che si tratti di un'erogazione a pioggia che non potrà soddisfare tutti. Inoltre, vista la data del 31 dicembre 2019 stabilita per evidenziare l'assenza di pregresse criticità imprenditoriali, cosa sarà di chi in giorni si trovava sul filo del rasoio?».
Il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, ha detto di sperare numerose modifiche al documento, sottolineando che si tratta di «un intervento di ristoro per la ripartenza e non per il periodo di lockdown. Di fatto ha aggiunto - se non c'è un'istruttoria diventerà un click day e gli ultimi resteranno esclusi». Bolzonello è entrato nei dettagli, evidenziando che «una realtà con un solo dipendente non può essere posta allo stesso piano retributivo di una con dieci. Inoltre, ai professionisti arriverà un numero importante di domande da inoltrare e resta da capire come faranno a scegliere l'ordine dei loro clienti, sapendo che qualcuno potrebbe rimetterci».
Sui contributi a fondo perduto ha già presentato un'interrogazione il consigliere del Pd, Ezio Marsilio, perché «l'esecutivo dovrà spiegarci perché, per esempio, potranno ricevere sostegno i bed&breakfast e non gli affittacamere professionali, così come ha aggiunto sono escluse dal ristoro altre tipologie di strutture ricettive come le unità abitative ammobiliate a uso turistico». La Giunta è interrogata anche dai consiglieri del Patto per l'Autonomia, Gianpaolo Bidoli e Massimiliano Moretuzzo, che vogliono sapere «cosa intenda fare la Regione per tutelare la produzione agroalimentare locale rispetto alle normative europee in fatto di etichettatura degli alimenti. Serve una maggior tutela per un settore che è strategico hanno affermato i due consiglieri e che è rappresentato da 18.611 aziende agricole attive». La II commissione ieri ha anche approvato a maggioranza gli articoli del disegno di legge Omnibus, riguardanti materie di competenza dell'assessore alle Politiche agricole, Stefano Zannier e dell'assessore al Lavoro, Alessia Rosolen. Il provvedimento individua, tra l'altro, i soggetti che possono svolgere attività antincendio, limitandoli alle squadre comunali e alle altre organizzazioni riconosciute di Protezione civile. Inoltre, si fissano i requisiti minimi per l'erogazione di contributi regionali per progetti di aggiornamento professionale per i professionisti.
An.La.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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