CONSIGLIO
UDINE Via libera al taser per la Polizia Locale. L'adozione sperimentale

Sabato 20 Luglio 2019
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UDINE Via libera al taser per la Polizia Locale. L'adozione sperimentale della nuova dotazione, presentata dall'assessore alla sicurezza Alessandro Ciani come una scelta di buon senso, ha avuto il sostegno del centrodestra, di Prima Udine e dei 5 Stelle. Contrario invece il centrosinistra che ha accusato l'amministrazione di portare avanti un'operazione di propaganda. Non capisco le motivazioni dietro questa decisione ha detto Federico Pirone (Innovare) -, a Udine la pistola è in dotazione dal 1999 ed è stata usata solo due volte, la città, pur avendo alcune situazioni problematiche, non ha un tasso di criminalità tale da giustificarlo. La campagna elettorale è finita. Scimmiottando le esternazioni che arrivano da Roma ha rincarato Carlo Giacomello (Pd) -, questa amministrazione cerca di dare risposte confuse, di polso. Gli agenti avranno quindi pistola, taser, bastone estensibile e spray al peperoncino: mi sembra eccessivo. Secondo Lorenzo Patti (Siamo Udine), questa è una visione distorta della sicurezza mentre Enzo Martines (Pd) ha chiesto quale sia il progetto della sicurezza per la città, quali i numeri reali che motivano la decisione, altrimenti ha concluso -, sembra proprio propaganda. A rispondere al centrosinistra, è intervenuto il sindaco stesso: Se stiamo da questa parte dei banchi ha detto Pietro Fontanini -, è perché i cittadini hanno dimostrato col voto di volere riposta al problema sicurezza. La legge ci dà la possibilità di fare questa sperimentazione di sei mesi, con due taser. Diamo risposta ad un appello dei cittadini di Udine, di chi ci ha votato e non solo, perché ci sia più sicurezza e serenità, andando incontro anche a chi commette un reato, che sarà reso inoffensivo senza essere colpito da una pena disastrosa come la morte. L'assemblea ha poi bocciato l'ordine del giorno presentato da Monica Paviotti (Pd), che avrebbe obbligato gli agenti a compilare un rapporto dopo ogni uso del taser. Fermo da diversi anni, dovrebbe partire a dicembre. Lo ha annunciato il vicesindaco Loris Michelini rispondendo a Enrico Bertossi (Prima Udine). Michelini ha anche spiegato i motivi del ritardo del servizio, che era stato già finanziato nel 2016: Ci sono stati problemi tecnici con le auto elettriche. Infine, il parco macchine è troppo basso (sono 8, ndr) per essere appetibile. Abbiamo chiesto alla Ssm se volesse gestire il servizio, ma ci ha chiesto un contributo elevato. Quindi abbiamo deciso di fare una gara che unisse il car sharing e la gestione delle ricariche, allungando la durata per rendere sostenibile l'iniziativa. Abbiamo indetto una manifestazione d'interesse, cui sembra abbiano partecipato 3 società, quindi almeno siamo sicuri ha concluso -, che il servizio partirà. La gestione, inoltre, deve essere condivisa con Tavagnacco. Nessuna proroga, l'edicola di piazza Matteotti va spostata. Il sindaco: Siamo disponibili a discutere con la signora e a valutare soluzioni alternative.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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