Consiglieri in carica, Zilli libera posti

Domenica 6 Maggio 2018
Consiglieri in carica, Zilli libera posti
TUTTI GLI ELETTI
TRIESTE Attorno alle 12.30 ieri le ultime firme e poi l'Ufficio centrale regionale composto da sei tra magistrati, ex magistrati e docenti e presieduto da Matteo Giovanni Trotta ha proclamato gli eletti in Consiglio regionale a seguito delle elezioni del 29 aprile: nessuna sorpresa, rispetto ai nomi ufficiosi, se non la novità attesa della scelta della consigliera leghista Barbara Zilli che, essendo risultata eletta sia nella circoscrizione di Tolmezzo che in quella di Udine, ha optato per la prima, lasciando libero il posto a Lorenzo Tosolini, ex sindaco di Pasian di Prato, che le è subentrato a Udine.
DENTRO O FUORI
Dunque risolti, ammesso che ci fossero davvero stati, i dubbi riguardo a chi sta dentro e fuori l'Aula dopo aver preso in considerazione la complessa materia dei resti. Confermata l'elezione di Sergio Bini (Progetto Fvg) a Udine, Claudio Giacomelli (Fdi) a Trieste. Guardando alle circoscrizioni, dunque, a Trieste i 9 eletti sono: Francesco Russo e Roberto Cosolini per il Pd; Igor Gabrovec per la Slovenska Skupnost; Andrea Ussai per il M5S; Giacomelli per Fdi; Piero Camber per Fi. Leghisti tutti gli altri: Pierpaolo Roberti, Giuseppe Ghersinich e Danilo Slokar. Nella circoscrizione di Gorizia spazio a Diego Moretti (Pd); Ilaria Dal Zovo (M5S); Ettore Romoli (Fi) e Antonio Calligaris e Diego Bernardis per la Lega.
A UDINE
A Udine sono stati eletti: Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia); Cristiano Shaurli, Mariagrazia Santoro e Franco Iacop (Pd); Furio Honsell (Open-Sinistra Fvg); Simona Liguori (Cittadini); Cristian Sergo (M5S); Giuseppe Sibau (Ar); Mauro Di Bert e Bini (Progetto Fvg); Piero Mauro Zanin e Franco Mattiussi (Fi); Mauro Bordin, Leonardo Barberio, Elia Miani, Alberto Budai e Maddalena Spagnolo per la Lega. In questa squadra da ieri entra anche Lorenzo Tosolini, grazie al posto lasciato libero da Zilli che ha optato per il seggio di Tolmezzo. E proprio a Tolmezzo ci potrebbe essere tra qualche giorno un altro nuovo ingresso, se Zilli decidesse di entrare in Giunta regionale dimettendosi da consigliera. Per ora in questa circoscrizione risultano eletti Enzo Marsilio (Pd), Stefano Mazzolini e Barbara Zilli per il Carroccio. Se si dovesse liberare un posto, a entrare sarebbe il leghista Luca Boschetti.
A PORDENONE
La compagine pordenonese in Aula sarà composta da Giampaolo Bidoli (Patto per l'autonomia); Nicola Conficoni e Chiara Da Giau per il Pd; Tiziano Centis per i Cittadini; Mauro Capozzella per il M5S; Mara Piccin per la Forza Italia; Christian Vaccher per Progetto Fvg; Alessandro Basso per Fdi. La pattuglia più consistente è quella dei leghisti, con Stefano Zannier, Simone Polesello, Ivo Moras e Stefano Turchet.
L'AUDIZIONE NEGATA
A questi 47 consiglieri eletti nelle cinque circoscrizioni, si aggiungono il presidente Massimiliano Fedriga e il candidato presidente arrivato secondo, cioè Sergio Bolzonello. Ieri mattina le ultime operazioni per la proclamazione sono state un po' rallentate da un altro verbale che ha dovuto stendere l'Ufficio regionale centrale, quello relativo cioè al rigetto dell'istanza presentata da un candidato consigliere che chiedeva di essere audito per una rilettura delle schede con riferimento all'attribuzione delle preferenze. L'audizione, però, non è un atto contemplato nelle procedure che erano in corso, di qui il verbale di motivazione.
ZILLI RECORD
«Il richiamo della mia terra e delle migliaia di persone che hanno espresso la loro fiducia nei miei confronti mi porta a optare per il collegio di Tolmezzo», ha detto ieri la consigliera della Lega Zilli motivando la sua scelta. «Come unico consigliere regionale uscente è stato un onore trainare il Carroccio in entrambi i collegi della provincia di Udine», ha proseguito l'avvocato che con le sue 4.495 preferenze personali (tra collegio di Udine e di Tolmezzo) è il primo caso di elezione in più di un collegio nella storia del Friuli Venezia Giulia.
GLI ASSESSORATI
Intanto nel palazzo della Giunta si lavora alla composizione dell'Esecutivo, per il quale competenza e territorialità saranno criteri preminenti, mentre il profilo politico degli assessori, pur dovendo essere ovviamente gradito alle diverse forze politiche, pare che non occorra sia particolarmente pronunciato. Per ora l'assessorato più scottante da assegnare resta quello alla Sanità e proprio per l'impegno e le decisioni che esso richiede sembra debba ricadere sulla forza politica cui i cittadini hanno dato più mandato, cioè il Carroccio.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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