ERTO E CASSO
Aiccre e Regione Friuli Venezia Giulia alla diga del Vajont per una sessione itinerante in memoria del disastro del 9 ottobre 1963: questo pomeriggio il direttivo dell'associazione dei Comuni e delle Regioni d'Europa salirà a Erto e Casso per un' assemblea molto particolare. L'assessore alle autonomie locali, Pier Paolo Roberti, sarà in valle insieme al presidente del sodalizio Franco Brussa, che ha voluto così rendere omaggio alle 1.917 vittime della tragedia.
A fare gli onori di casa il sindaco di Erto e Casso, Fernando Carrara, e il responsabile dell'Uti delle Dolomiti friulane, Andrea Carli. «L'Unione europea ha scelto i fatti del 1963 come monito internazionale contro lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali ha anticipato il presidente di Aiccre -. La nostra associazione è impegnata sul fronte della cooperazione tra istituzioni e cittadini. Lo scopo è di creare un senso di appartenenza comune, come nel caso dei gemellaggi tra singoli paesi. La sciagura di 55 anni fa rappresenta un collante fortissimo tra le comunità d'Europa visto che nessuno dimentica una catastrofe senza confini».
L.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Aiccre e Regione Friuli Venezia Giulia alla diga del Vajont per una sessione itinerante in memoria del disastro del 9 ottobre 1963: questo pomeriggio il direttivo dell'associazione dei Comuni e delle Regioni d'Europa salirà a Erto e Casso per un' assemblea molto particolare. L'assessore alle autonomie locali, Pier Paolo Roberti, sarà in valle insieme al presidente del sodalizio Franco Brussa, che ha voluto così rendere omaggio alle 1.917 vittime della tragedia.
A fare gli onori di casa il sindaco di Erto e Casso, Fernando Carrara, e il responsabile dell'Uti delle Dolomiti friulane, Andrea Carli. «L'Unione europea ha scelto i fatti del 1963 come monito internazionale contro lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali ha anticipato il presidente di Aiccre -. La nostra associazione è impegnata sul fronte della cooperazione tra istituzioni e cittadini. Lo scopo è di creare un senso di appartenenza comune, come nel caso dei gemellaggi tra singoli paesi. La sciagura di 55 anni fa rappresenta un collante fortissimo tra le comunità d'Europa visto che nessuno dimentica una catastrofe senza confini».
L.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
