COMMERCIO
UDINE Divisi nelle critiche, come pure nelle proposte. Amministratori

Domenica 24 Maggio 2020
COMMERCIO
UDINE Divisi nelle critiche, come pure nelle proposte. Amministratori cittadini, ordini professionali e semplici cittadini discutono sulla proposta di arredo urbano, temporaneo, per rendere ancora più attraente piazza Matteotti e portare in centro storico a Udine visitatori e clienti. Il progetto di Confcommercio, l'unica idea avanzata a oggi e su iniziativa dell'associazione che rappresenta una parte importante dell'economia cittadina, non piace a tutti, malgrado lo stesso estensore, l'architetto Fabio Passon che lo ha predisposto a titolo gratuito, abbia dato disponibilità a correggere il tiro, rimuovendo la copertura rossa della piazza, abbassando le piante e mantenendo il tappeto verde (gradito alla Soprintendenza) sotto i tavolini a protezione della pavimentazione. A prendere posizione ora è il consiglio direttivo di Italia nostra sezione di Udine, che «pur condividendo la scelta di permettere ai gestori dei locali di estendere temporaneamente gli spazi esterni attualmente utilizzati occupando parte del plateatico della piazza» - scrive in una nota - ritiene che le proposte presentate siano «incompatibili con le caratteristiche storiche e architettoniche di questo spazio pubblico, forse il più significativo della nostra identità urbana. Alberature, elementi vegetali e tappeti erbosi, sono quanto di più lontano dai caratteri costitutivi di una piazza storica come piazza Matteotti (San Giacomo). Si tratta infatti di una piazza lastricata e il materiale le conferisce la principale caratteristica, che è quella di essere monumentale. Pertanto ci auguriamo che la Soprintendenza non autorizzi la realizzazione dei progetti presentati, ma riteniamo preferibile optare per soluzioni più sobrie e coerenti con il contesto urbano. Anche se si tratterebbe di una soluzione temporanea, (per quanto tempo poi non si sa) riteniamo che non sia giusto svilire un luogo monumentale con un arredo più confacente a contesti contemporanei tipici dei centri commerciali». «Un intervento del genere - dice Italia Nostra - risulterebbe controproducente anche per gli esercenti poiché, banalizza e nega lo spazio circostante, ovvero la bellezza della piazza».
MULTE A LOCALI E CLIENTI
Intanto, tra le contravvenzioni comminate durante i controlli anti assembramenti all'ora dell'aperitivo in centro, c'è quella al titolare del Caffè Contarena, multato con a un gruppo di clienti, sette studenti universitari con voglia di fare festa, perché non stavano rispettando tra loro la distanza di un metro. Un udinese, in piazza Matteotti, è stato invece multato fermato perché non indossava la mascherina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci