«Coltro ha reagito e io ho perso la testa»

Lunedì 8 Ottobre 2018
LE INDAGINI
PORDENONE «Lui ha reagito e io ho perso la testa...». Così Marius Lucian Haprian, 48 anni pizzaiolo romeno originario di Sfintu Gheorghe, ha riferito nelle due ore e mezza di interrogatorio reso al sostituto procuratore Monica Carraturo nella caserma dei Comando provinciale dei carabinieri. Sostiene che con Alessandro Coltro, il sacilese ucciso la sera del 24 settembre nel parcheggio del centro commerciale Meta di Fontanafredda, ci sarebbe stata una breve colluttazione. «L'ho attirato con la scusa di vendergli un Rolex - è la sua versione - Quando è arrivato nel boschetto ho tentato di strappargli il sacchetto con il denaro. Lui ha reagito e, temendo che avesse portato con sè una pistola, ho sparato». Haprian parla di una rapina degenerata. L'azione rimanda invece l'immagine di un uomo freddo e calcolatore.
L'APPUNTAMENTO
Si è presentato all'appuntamento con una pistola Beretta calibro 22 dotata di silenziatore. Si è fatto accompagnare in macchina dalle sorelle dominicane con cui lavorava al bar ristorantino Palo Alto di Porcia e ha cessato ogni contatto telefonico con la vittima. Coltro è arrivato nel centro commerciale di Fontanafredda poco prima delle 19, ha bevuto un Prosecco al bar con un commerciante di Sacile che doveva finanziare l'affare. Un affare ben diverso dalla vendita di un Rolex. Sul telefonino di Coltro i carabinieri del Reparto operativo di Pordenone e del Nucleo operativo di Sacile hanno trovato i contatti tra vittima e commerciante. L'uomo, sentito a verbale, ha riferito che l'amico gli aveva proposto un affare con un falcoltoso imprenditore. Avrebbe dovuto scambiare 15 mila euro in tagli da 50 con banconote da 500. L'operazione avrebbe fruttato mille euro.
L'IMPREDITORE MISTERIOSO
Il testimone non ha mai visto l'imprenditore e non conosce i dettagli dell'operazione. Coltro non gli aveva fatto il nome, gli aveva soltanto detto che era una persona fidata. La sera del 24 settembre ha atteso con lui nel parcheggio. Coltro continuava a inviare WhatsApp ad Haprian senza ottenere risposta. A un certo punto ha detto «io vado», facendo capire che l'imprenditore era arrivato. Si è allontanato a piedi, l'amico è salito sul suo furgone senza guardare la direzione in cui stava andando Coltro. «Ho aspettato quasi mezz'ora - ha detto agli investigatori - Alessandro non è tornato e ho deciso di andare via».
LO SCAMBIO
L'unico che sapeva il motivo per cui Coltro ha incontrato Haprian nel boschetto del parcheggio è il commerciante sacilese. Solo lui sapeva dell'affare e dei 15mila euro. Ed è lui, convocato in caserma, ha mettere gli uomini del tenente colonnello Federico Zepponi e del maggiore Pier Luigi Grosseto sulla pista dei soldi. I militari del Nucleo operativo di Sacile trovano conferma alle dichiarazioni del commerciante tra amici e conoscenti di Coltro. Sono in molti a parlare di proposte d'investimento ricevute durante l'estate. Coltro proponeva un non meglio precisato affare in grado di far fruttare un buon guadagno. Era davvero in contatto con un imprenditore facoltoso o Haprian gli stava già tendendo la trappola? Il pizzaiolo romeno aveva conosciuto Coltro al ristorantino Palo Alto a inizio 2018. Secondo Haprian, Coltro avrebbe proposto anche a lui l'affare dei soldi. È la verità oppure il 48enne fermato per omicidio nasconde qualcosa?
I DUBBI SUI SOLDI
Haprian avrebbe utilizzato i 15mila euro per pagare debiti. I carabinieri stanno cercando di ricostruire il percorso del denaro. Qualcosa è stato trovato. Si tratta di versamenti per circa 3mila euro effettuati a favore delle sorelle dominicane dopo il 24 settembre, quindi dopo il delitto. Sono stati ritrovati. Haprian avrebbe restituito dei prestiti, poi avrebbe acquistato il biglietto per Londra. E il resto? Gli accertamenti potrebbero aprire squarci inaspettati. Che Haprian abbia agito da solo, non ci sono dubbi. Ciò che ancora non si può escludere è che nell'omicidio dell'artigiano di Sacile ci sia un complice o un mandante a cui è stato poi consegnato il denaro.
Cristina Antonutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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