Clun: «Mi hanno epurato È una ritorsione politica»

Sabato 8 Agosto 2020
LO SCONTRO
UDINE «Chiunque è libero di manifestare le proprie idee, ma non ritengo si possa entrare in un'aula democratica per bloccare i lavori. È profondamente sbagliato. Non chiuderò la bocca a chi la pensa in modo diverso da me, ma queste modalità non si possono tollerare». Aveva da poco pronunciato queste parole, Massimiliano Fedriga, davanti alla Cavarzerani alla conferenza stampa della Lega, rispondendo ai cronisti sul blitz di CasaPound in commissione martedì scorso, quando Francesco Clun, leader del movimento triestino protagonista di quella incursione, lo ha sfidato davanti a telecamere e taccuini. «L'unica persona che si è riusciti a cacciare dalla regione è il sottoscritto», ha detto Clun, che ha confermato di essere stato «sospeso per 15 giorni dall'agenzia interinale per cui lavoro, operando in Regione con un contratto di somministrazione negli uffici della Direzione Salute». «Una contestazione disciplinare - ha aggiunto a margine - che io contesterò presentando una memoria difensiva. Non ha ragione di esistere. Quel giorno ero in ferie. Considero una ritorsione politica questo mio allontanamento, un'epurazione: non è l'agenzia che vuole cacciarmi, è la Regione».
Fra Fedriga e Clun è andato in scena un vivace botta e risposta davanti ai cronisti. Tema cardine le strategie contro l'immigrazione clandestina. Secondo Clun «in regione sul tema della rotta balcanica non è stato fatto nulla di concreto. Quando abbiamo fatto il blitz in aula si stava parlando del piano immigrazione 2020, con uno stanziamento di 7 milioni. Ma servono azioni forti presso il Parlamento e la Slovenia. Non è con le passerelle davanti alla Cavarzerani che si risolverà il problema». Ed è quello che ha detto (ma con più concitazione) anche a Fedriga. Che gli ha ribattuto a tono, spiegando che quei milioni servivano ai Municipi per i minori stranieri non accompagnati, «perché non possiamo mettere i Comuni in ginocchio, perché vuol dire non pagare i servizi sociali per gli italiani», ma che la Regione ha tagliato tutti gli altri fondi per l'accoglienza. Critico Massimo Moretuzzo (Patto), che ha fatto un'interpellanza, ritenendo «inaccettabile che, a pochi giorni dall'irruzione squadrista» in Regione, davanti all'ex caserma «ci fossero anche i rappresentanti di Casapound che hanno violato l'aula del Consiglio. Ed è inquietante che, invece di allontanarli, Fedriga si sia intrattenuto con loro», ha detto, invitando Fedriga a scusarsi. «Moretuzzo è poco informato se ritiene che noi ce la facciamo con la Lega. Non mi sembra che fossimo lì a braccetto», dice Clun, che era presente con il responsabile regionale e altri militanti.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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