Class action, già 30 adesioni in Friuli

Venerdì 19 Ottobre 2018
IL CASO
UDINE Sono una trentina le aziende, e altre se ne stanno aggiungendo, che in provincia di Udine hanno aderito alla class action contro Volvo/Renault, Man, Daimler/Mercedes, Iveco, Daf e Scania. Si tratta delle aziende costruttrici di veicoli industriali che la Commissione europea ha sanzionato per 2,9 miliardi di euro per aver partecipato nel periodo gennaio 1997-gennaio 2011 ad un accordo di cartello finalizzato a maggiorare, in media del 15%, i prezzi di vendita degli autocarri. L'operazione in Friuli Venezia Giulia ha interessato potenzialmente 4mila autocarri merci (oltre le 6 tonnellate) per un danno stimato a spanne in 20 milioni di euro. Confartigianato Udine è dunque scesa in campo a sostegno delle aziende: su un mezzo a 70mila euro, il surplus praticato dalle aziende costruttrici può arrivare a superare i 10mila euro. In media, considerate le varie tipologie di mezzi pesanti interessati, si stima che il danno sia di circa 5mila euro a veicolo. Spiega il capogruppo degli autotrasportatori di Confartigianato Udine Stefano Adami: «L'azione risarcitoria verrà portata avanti dalla Fondazione Stichting Trucks Cartel Compensation davanti al tribunale di Amsterdam, sollevando le imprese dagli oneri che ne deriveranno. Solo nel momento in cui aggiunge Adami l'iniziativa dovesse andare a buon fine, le spese saranno detratte dalle somme recuperate. Qualora, invece, i giudici respingessero le istanze avanzate, nessun esborso di denaro sarà richiesto all'imprese ricorrenti». Le aziende che non avessero ancora aderito all'iniziativa ma volessero entrare a far parte della class action possono contattare l'ufficio trasporti di Confartigianato Imprese Udine chiamando lo 0432/516737 oppure scrivendo all'indirizzo abianchi@uaf.it. Già a luglio scorso, il presidente regionale di Confartigianato Trasporti Pierino Chiandussi, aveva annunciato la discesa in campo per aiutare i propri associati ad essere risarciti del danno del sovrapprezzo causato dal cartello dei produttori di autocarri.
Possono aderire all'azione risarcitoria tutte le aziende che abbiano acquistato nel periodo indicato (da gennaio 1997 a gennaio 2011) autocarri delle marche citate e di peso superiore alle 6 tonnellate, sia in conto terzi che in conto proprio. Chiandussi fa sapere che anche in provincia di Pordenone le aziende si stanno muovendo in tal senso ma il dato di quante siano esattamente non è ancora disponibile. Dal canto suo, invece, la Regione ha le mani legate in quanto non detiene alcuna competenza sulla materia.
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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