Centro stupri, cinque indagati pronti a fornire la loro versione

Sabato 4 Luglio 2020
L'INCHIESTA
UDINE Riaprirà in anticipo il Kursaal di Lignano dopo il provvedimento di sospensione disposto dalla Questura di Udine lo scorso 25 giugno a causa della vicenda Centro Stupri, che ha visto finire sul registro degli indagati otto ragazzi del Friuli collinare. Questa sera, allo scoccare della mezzanotte, il locale riaprirà così le sue porte, in anticipo di qualche giorno sulla data stabilita e lo farà promuovendo un percorso di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
SANZIONE CON SCONTO
Ad annunciarlo i gestori della discoteca tramite i social. «Ci sentiamo in dovere di ringraziare la Questura per averci permesso di riprendere a svolgere la nostra attività d'intrattenimento in anticipo hanno scritto sulla loro pagina Facebook - Ci teniamo a sottolineare che per noi il tema della violenza sulle donne è un punto molto importante, infatti stiamo organizzando un evento per sensibilizzare i ragazzi su questo argomento».
La decisione di ridurre da 15 a 10 giorni la chiusura è maturata dopo aver esaminato l'istanza presentata dall'avvocato Vincenzo Cinque, che assiste il titolare del locale. La decisione della Questura, che ha ridotto di cinque giorni il provvedimento, trova fondamento soprattutto sullo spirito di collaborazione messo in atto da parte del personale, titolari e dipendenti della discoteca (i tavoli saranno identificati da un numero e non dal nome fornito al momento della prenotazione). A pesare sullo sconto per buona condotta, il fatto poi che ci sia l'intenzione di sensibilizzare gli avventori, dunque soprattutto i giovani, alle tematiche contro la violenza sulle donne. Il tutto dopo il fattaccio delle t-shirt che hanno fatto il giro del web, complici le foto e i commenti postati sui social, e che hanno portato la Procura di Udine ad aprire un fascicolo, seguito dal Pubblico ministero Claudia Danelon, a carico di otto persone per istigazione a delinquere e incitamento all'odio razziale.
LA MOSSA DEL LEGALE
Cinque di questi sono difesi dall'avvocato Maurizio Miculan, che segue tra l'altro anche il ristorante Jonny Luanie di San Daniele del Friuli (colpito da analogo provvedimento di chiusura per 15 giorni disposto dal Questore). «Contiamo di avere qualche novità in più all'inizio della prossima settimana» ha spiegato il legale che ieri mattina ha presentato in Procura l'istanza per fissare gli interrogatori di tutti gli assistiti, «perché è loro interesse presentarsi immediatamente dal pubblico ministero per fornire la propria versione dei fatti, con indicazioni degli eventuali spunti investigativi che possano consentire di dimostrare, in tempi rapidi, l'inesistenza di reati a loro carico. Il problema è che si è scatenato un processo mediatico che ha già portato a una condanna dell'opinione pubblica dei diretti interessati, senza alcuna possibilità di smentita o difesa fa notare Miculan - Ma la situazione è più complessa rispetto a quanto emerso fino a oggi. Centro stupri' non è uno slogan coniato e finalizzato a legittimare l'istigazione allo stupro o un reato aberrante. Stiamo parlando di una frase cult di un film del 2012, ovvero Il dittatore', con Sacha Baron Cohen, che ha proprio nell'animo un intento dissacratorio e ironico. Un film e una frase noti tra gli adolescenti, tant'è che molte persone che l'hanno letta, a San Daniele prima e a Lignano poi, non solo non hanno trovato nulla di illecito e scandaloso, ma hanno condiviso, comprese una ventina di ragazze. Si trattava un momento ludico - conclude il legale - stiamo attenti a creare mostri».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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