Centro profughi alla Cavarzerani dei 10 ammessi solo uno è friulano

Domenica 26 Maggio 2019
MIGRANTI
UDINE Sono dieci i soggetti ammessi al bando per la gestione della Cavarzerani e, tra loro, solo uno è del Friuli Venezia Giulia. La Prefettura di Udine ha infatti pubblicato l'elenco delle realtà che hanno partecipato alla gara per l'accoglienza dei richiedenti asilo nell'ex caserma di via Cividale e che hanno superato, con riserva, la prima valutazione, quella della documentazione amministrativa. Per decidere chi effettivamente sarà il nuovo gestore, la commissione dovrà infatti valutare anche la proposta tecnica. I soggetti ammessi sono Ospita srl (Grosseto); la Rti formata da Essequadro Cooperativa Sociale (di Firenze) e Ad majora srl (Caltanissetta); Ors Italia srl (Roma); la Rti composta da Versoprobo S.c.s. (Vercelli) e Luna S.c.s. (Chieti); la cooperativa sociale Medihospes Onlus (Bari) che già gestisce la Caserma Meloni di Coccau; il consorzio Matrix (vincitore del bando dell'anno scorso, che è entrata nella gestione della Cavarzerani a marzo, dopo la sentenza del Tar, chiamato in causa dalla Croce Rossa di Udine che era stata esclusa); l'associazione La Mano di Francesco Onlus (Agrigento); la Società Minerva S.c.p.a (l'unica realtà regionale, ha sede a Savogna d'Isonzo e gestisce il Cara di Gorizia); la Rti formata da Engel Italia srl (Salerno) e Società Cooperativa Sociale Stella nonché L'Impronta Società Cooperativa Sociale (Bergamo). La Croce Rossa di Udine non ha quindi partecipato al bando di gara. Il bando vale 2,76 milioni di euro a base d'asta (Iva esclusa) per 300 posti, per una gestione che avrebbe dovuto partire indicativamente dal 1° giugno e durare fino al 31 maggio 2020; il valore complessivo dell'appalto potrà arrivare però fino a 7,46 milioni di euro, considerando l'eventuale proroga di un anno alle stesse condizioni e la possibile modifica del contratto in caso di aumento (ma anche decremento) dei flussi degli arrivi (fino al 50%). Il capitolato comprende 2,398 milioni di euro che servono a coprire i costi medi al giorno per persona (pari a 21,90 euro), altri 90mila euro per la fornitura del kit di primo ingresso per ogni singolo richiedente asilo e 276.750 euro (non soggetti a ribasso d'asta) per il Pocket Money di 2,50 euro al giorno per migrante e la tessera telefonica da 5 euro (due volte l'anno). Le spese per le utenze, invece, sono a carico del gestore. Scadrà invece il 12 giugno il termine per presentare l'offerta relativa ai Cas: una gara da 2,4 milioni di euro per l'accoglienza diffusa di 250 richiedenti asilo.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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