Cavarzerani, il prefetto cerca una mediazione

Mercoledì 5 Agosto 2020
IL CASO
UDINE Si sono riaccese all'alba di ieri le proteste dei migranti ospiti all'ex Caserma Cavarzerani di Udine, segnata dalla rivolta che lunedì ha fatto il giro d'Italia. L'eco dei reclami dei richiedenti asilo si era esteso, la notte precedente, anche alla struttura del seminario di Castellerio di Pagnacco, dove altri profughi si sono opposti a trascorrere la notte nelle tende allestite dalla Croce rossa italiana. La situazione rimane ad alta tensione e per questo nella tarda mattinata di ieri la vicaria del Prefetto di Udine, Gloria Allegretto, si è recata nell'ex area militare per cercare una nuova mediazione dopo la proroga della zona rossa fino al 15 agosto, mentre all'esterno, a rafforzare la presenza delle forze dell'ordine, è arrivato il reparto Mobile della Polizia di Padova con due mezzi blindati per far fronte a eventuali nuove rivolte.
IL RISVEGLIO
Erano le 7.30 quando un nuovo allarme ha raggiunto il comando dei vigili del fuoco di Udine. Alcuni stranieri avevano acceso roghi con suppellettili non lontano dalla zona dei dormitori. L'intervento dei pompieri ha scongiurato danni più gravi. Poi la situazione è tornata alla normalità anche per il costante presidio delle forze dell'ordine, che nella notte erano già intervenute a Castellerio di Pagnacco per contenere la protesta degli altri migranti, che contestavano il sovraffollamento nell'ala del seminario arcivescovile dedicata all'accoglienza in base a un accordo sottoscritto con la Prefettura, e dove nelle ore precedenti era stata allestita una nuova tendopoli per gli ultimi 40 stranieri rintracciati nelle Valli del Natisone.
L'INTERVENTO DEL VICEPREFETTO La vicaria del prefetto Ciuni, Gloria Allegretto, è arrivata poco prima di pranzo all'ex Cavarzerani, accompagnata dal dirigente della Questura Giovanni Belmonte e da un mediatore culturale. Con lei anche alcuni funzionari dell'azienda sanitaria e infermieri. La vicaria si è trattenuta nella parte antistante il cancello principale, dove ha incontrato il gruppo di migranti che si trovava nel piazzale interno. La visita era finalizzata a cercare una soluzione per evitare altre sommosse, promuovendo un dialogo con i leader che si sono creati all'interno della comunità. La collaborazione tra i vari reparti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Protezione civile e Polizia Locale di Udine continua, con questi ultimi che monitorano nelle ore notturne, attraverso l'utilizzo di un drone termico, l'intero perimetro della ex caserma, intervenendo nel caso di nuove fughe.
NUOVI RINTRACCI
Otto migranti, tutti adulti e provenienti dal Bangladesh attraverso la rotta balcanica, sono stati rintracciati sempre ieri mattina a Campoformido dai Carabinieri del Comando provinciale, su segnalazione di alcuni passanti che li hanno notati camminare lungo la strada. Dopo le pratiche di identificazione, gli stranieri saranno accompagnati a Castellerio per trascorrere la quarantena imposta dal Covid-19. Ma il sindaco del Comune dell'hinterland udinese Luca Mazzaro è tornato ad alzare la voce per la mancata comunicazione delle scelte effettuate dalla Prefettura: «Sono l'ultimo a sapere le cose, non ci sto». «Se non garantiamo la sicurezza sanitaria, non possiamo nemmeno discutere dei modelli d'accoglienza» ha commento dal canto suo il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi in merito alle proteste alla Cavarzerani. «Nel momento in cui hai un contagio devi scontare un isolamento - ha affermato Riccardi - e non possiamo assistere a reazioni di quel tipo perché non si vogliono rispettare le regole, che in questa regione sono state osservate da tutti i cittadini».
In merito ai numeri sui contagi in regione, il vicepresidente ha sottolineato che la maggior parte di essi sono di importazione, a dimostrazione delle differenti politiche di sorveglianza sanitaria degli altri paesi. »Oggi qui non è in gioco la diversità di opinione sui modelli di accoglienza, ma la sicurezza sanitaria - ha sottolineato ancora - Noi dobbiamo lavorare affinché il lockdown resti solo uno spiacevole ricordo», ha concluso.
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