Caso vaccini, inizia la sfilata di testi al processo Petrillo

Sabato 1 Febbraio 2020
Caso vaccini, inizia la sfilata di testi al processo Petrillo
IL PROCESSO
UDINE Entrerà nel vivo il 17 marzo, con l'avvio dell'istruttoria dibattimentale, il processo a carico di Emanuela Petrillo, l'assistente sanitaria di Spresiano, in provincia di Treviso, accusata di aver finto di somministrare le vaccinazioni ad alcuni bambini tra il 2009 e il 2016, prima nel Medio Friuli a Codroipo, San Daniele e Udine e poi nell'Usl 2 di Treviso. Si comincerà con i primi testi della Procura quando in aula, davanti al Collegio del Tribunale di Udine, saranno ascoltati i Carabinieri del Nas che hanno svolto le indagini.
Le questioni preliminari si sono esaurite nel corso dell'udienza celebrata ieri pomeriggio davanti al Collegio presieduto dal giudice Paolo Milocco, a latere Mauro Qualizza e Nicolò Gianesini. In aula, dopo che alla precedente udienza il Tribunale aveva autorizzato le parti civili private a chiamarle in causa quali responsabili civili, si sono costituite in giudizio le aziende sanitarie in cui l'assistente aveva operato tra Friuli e Veneto: l'Usl 2 di Treviso con l'avvocato Laura Tronchin e la nuova Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, nata dalla fusione delle precedenti Aas 3 Alto Friuli e Asuiud, con l'avvocato Laura Baggio. Nel costituirsi le aziende hanno sostenuto che, una volta emerso il caso, scoppiato nella primavera del 2017, dal punto di vista organizzativo e della comunicazione è stato fatto tutto il possibile. I bambini sono stati rivaccinati e quindi, queste le loro argomentazioni, non vi sarebbe stato nessun danno ai privati né biologico, né morale, né patrimoniale.
Le aziende sanitarie restano presenti nel processo anche nella veste di persone offese: l'Usl 2 di Treviso con l'avvocato Fabio Crea e la nuova Azienda Friuli Centrale, in luogo delle soppresse Aas 3 e Asuiud, con l'avvocato Mirta Samengo che ha rinnovato ieri in aula la costituzione di parte civile già formalizzata dalle aziende preesistenti. Il Tribunale ha quindi aperto il dibattimento con le istanze istruttorie avanzate da tutte le parti. La Procura, con il Procuratore aggiunto Claudia Danelon, ha chiesto l'audizione di diversi testi, tra cui proprio i Carabinieri del Nas che avevano svolto le indagini, e del proprio consulente, l'infettivologo Matteo Bassetti.
Istanze istruttorie sono state avanzate con la richiesta di propri testi anche dalle parti civili comprese alcune famiglie, costituite con gli avvocati Roberto Mete, Mariana Martina e studio Calvetti di Treviso. Tra le istanze anche l'esame delle parti, ovvero dei genitori dei bambini. Sono stati ammessi anche diversi documenti
Istanze istruttorie con la richiesta di 18 testi ex colleghi, qualche medico e alcuni genitori sono state avanzate in aula infine dall'avvocato Paolo Salandin, legale dell'assistente sanitaria trevigiana. Lo stesso legale ha spiegato di aver chiesto anche l'esame dell'imputato. Emanuela Petrillo sarà dunque in aula in una delle prossime udienze del processo per rispondere alle domande e spiegare le proprie ragioni. L'assistente sanitaria trevigiana, per il tramite del suo legale, ha sempre respinto le accuse ribadendo di aver eseguito regolarmente le vaccinazioni.
Il Collegio ha già fissato una serie di udienze in calendario per lo sviluppo dell'istruttoria. Oltre a quella del 17 marzo, il caso tornerà in aula il 12 maggio, il 16 giugno e il 7 luglio.
Elena Viotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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