Casa dello studente, al via il cantiere da sei milioni

Venerdì 27 Aprile 2018
Casa dello studente, al via il cantiere da sei milioni
MANUTENZIONE
UDINE Rifacimento dei bagni, adeguamento energetico e della sicurezza e, soprattutto, la conclusione di un progetto iniziato molti anni fa. Sono stati consegnati ufficialmente ieri, alla presenza degli assessori regionali Loredana Panariti e Mariagrazia Santoro, i lavori per un ampio intervento di manutenzione straordinaria alla Casa dello studente di Udine. Il cantiere durerà un anno e mezzo al massimo (540 giorni secondo gli atti di gara) e concluderà un percorso iniziato ben 7 anni fa dall'allora Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Udine. Il quadro economico complessivo è di 6 milioni di euro, finanziati dalla Regione e dal ministero dell'Istruzione: l'intervento non comporterà la trasformazione della struttura, né la riorganizzazione dell'edificio, ma prevede tra l'altro il rifacimento dei bagni, la realizzazione di servizi igienici accessibili a persone diversamente abili e l'installazione di un impianto di raffrescamento e di ricambio dell'aria per le camere e gli spazi comuni. La regolazione dell'illuminazione e del trattamento dell'aria avverrà mediante tessere dotate di microchip, che saranno assegnate agli studenti ospiti. Il loro utilizzo assicurerà il controllo degli accessi collegato a un sistema di videosorveglianza.
Gli alloggi a disposizione non saranno aumentati: resteranno 260. I lavori erano attesi da molto: nel 2011, l'allora Erdisu (trasformato in Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori, Ardiss) aveva presentato un progetto di riqualificazione dello stabile di viale Ungheria, per ottenere un finanziamento ministeriale inserito nell'ambito degli investimenti sull'edilizia scolastica, che a Udine sono serviti a riqualificare anche la sede di via di Toppo Wasserman e il polo dei Rizzi, cui si aggiungono alcuni interventi a Trieste. Il finanziamento venne riconosciuto dal Miur; dal progetto definitivo a quello esecutivo sono trascorsi quattro anni: per non perdere il finanziamento, l'anno scorso la Regione ha affidato la gestione delle procedure di gara alla Direzione centrale infrastrutture e territorio, per accelerare l'iter burocratico. I lavori avevano creato anche qualche preoccupazione negli studenti: a causa dell'intervento, infatti, l'edificio di viale Ungheria è diventato off limits dallo scorso settembre (da inizio anno accademico e lo sarà anche per il prossimo) cosa che aveva messo in allerta gli universitari che avevano diritto all'alloggio.
In realtà la situazione si è poi normalizzata: gli studenti beneficiari sono stati sostenuti dalla Regione attraverso l'Ardiss. Chi si è rivolto ai convitti convenzionati ha goduto della stessa copertura spese prevista per il posto in casa dello studente, mentre chi ha cercato appartamenti privati ha potuto usufruire del contributo-alloggio che la Regione riconosce agli assegnatari delle borse di studio. L'obiettivo è di restituire agli universitari una struttura ricettiva moderna e accogliente, in grado di offrire servizi di qualità e sicurezza.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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