Casa Cavazzini, pronto lo studio per la risistemazione

Sabato 18 Maggio 2019
Casa Cavazzini, pronto lo studio per la risistemazione
IL RILANCIO DEL CENTRO
UDINE Pronto lo studio di fattibilità per la sistemazione di Casa Cavazzini, che verrà presentato in giunta lunedì: l'importo degli interventi si attesta su circa 1,26 milioni di euro e Palazzo D'Aronco conta di riuscire a fare tutto entro un anno, così da avere la struttura a disposizione per ottobre 2020, quando il Museo di Arte Moderna ospiterà la prima grande mostra udinese sugli Impressionisti.
A fine dicembre, infatti, era stato assegnato il compito di redigere il piano a degli studi veneti di progettazione. «Abbiamo dato l'incarico a tecnici specializzati spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Loris Michelini -, perché ci fornissero i termini dei lavori da fare per poter allestire mostre internazionali, in base alla loro esperienza. Al contrario di ciò che è successo in passato, infatti, abbiamo fatto redigere lo studio di fattibilità a professionisti specializzati nel settore, cosa che ci ha permesso di fare un computo complessivo preciso di ciò che occorre per ottenere i requisiti per questo tipo di esposizioni. Chi, successivamente, farà il progetto definitivo, saprà già come procedere e non accadrà ciò che è successo per altre opere pubbliche, su cui si continua a mettere mano».
Il piano di fattibilità indicherà gli interventi per l'adeguamento dell'edificio (tra cui anche un ascensore esterno per il trasporto delle opere), le criticità e le relative soluzioni, il quadro economico e il cronoprogramma di tutte le procedure. Tra le richieste dell'amministrazione nell'assegnazione dell'incarico, la progettazione per l'efficientamento energetico, la sostenibilità dei materiali e la bassa manutenzione. Nonostante Casa Cavazzini sia stata inaugurata nel 2012, infatti, allo stato attuale non ha le caratteristiche idonee per ospitare le grandi mostre, sul modello di Treviso e Vicenza: per garantire la sicurezza e la manutenzione delle tele, servono impianti ad hoc, in particolare quelli di climatizzazione (per assicurare la temperatura e l'umidità ideali), nonché quelli di sicurezza e di illuminazione, come previsto dalla direttiva ministeriale del febbraio 2018 che stabilisce i requisiti minimi. Una volta che la giunta avrà detto sì al piano di fattibilità, si andrà a gara per il progetto esecutivo e poi per i lavori. Lavori che, alla fin fine, avranno un peso limitato sulle casse comunali: sull'importo complessivo di 1,26 milioni, infatti, 1 milione arriva da contributi regionali ad hoc.
VIA MERCATOVECCHIO
Non sarà invece in discussione lunedì il progetto per via Mercatovecchio: il vicesindaco ha però anticipato che martedì incontrerà l'azienda per le ultime documentazioni mancanti.
Per quanto riguarda via Aquileia, il cantiere partirà il 10 giugno mentre per il 20 maggio, il Comune ha organizzato un incontro con residenti e commercianti per spiegare come procederanno i lavori.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci