Cannonata per errore, strage di galline

Venerdì 19 Marzo 2021
Cannonata per errore, strage di galline
L'INDAGINE
VIVARO Un mezzo blindato dell'Esercito, impegnato in un'esercitazione di tiro nel poligono riservato alle Forze Armate sul torrente Cellina, ha sbagliato mira e ha centrato un allevamento di galline di Vivaro.
IL COLPO
L'incidente si è verificato mercoledì sera, ma i titolari dell'azienda agricola si sono accorti degli ingenti danni provocati dal colpo soltanto ieri mattina, entrando nel capannone. Numerose galline sono morte colpite dal proietto da esercitazione (non esplosivo) lanciato da una distanza di mille metri e nel crollo di una parte di muro. Le indagini della Procura di Pordenone, coordinate dal sostituto procuratore Marco Faion e affidate ai Carabinieri di Maniago e Meduno, hanno appurato che il problema si è verificato nel corso di un'esercitazione della Brigata Pozzuolo del Friuli, in cui erano impegnati congiuntamente il Genova Cavalleria di stanza a Palmanova e i Lagunari di Venezia. I militari non si sarebbero accorti dell'errore perché il colpo non ha innescato alcun incendio.
L'ERRORE
Fino a ieri mattina nessuno si era avveduto del clamoroso sbaglio nel puntamento: l'area riservata ai tiri si trova in direzione opposta rispetto a quella verso cui è stato indirizzato il mirino del Blindo centauro, ovvero un mezzo dall'aspetto simile al carroarmato, da cui differisce perchè si muove su pneumatici e non sui cingoli. Ad accorgersi dell'incidente sono stati gli addetti dell'azienda agricola, che non riuscivano a darsi una spiegazione dei danni ai capannoni, del conseguente blackout e del decesso delle galline. A quel punto hanno chiesto ai Carabinieri della Compagnia di Spilimbergo di intervenire. I militari dell'Arma, che erano informati dell'esercitazione, hanno subito capito l'origine dei danneggiamenti.
AZIENDA AGRICOLA
L'azienda agricola si trova i via di Viera e alleva decine di migliaia di galline ovaiole: nell'incidente ne sarebbero morte un centinaio, ma i danni alla struttura sono rilevanti. Il proietto ha infatti attraversato due capannoni spezzandosi in due parti, come si vede dai due fori in uscita in una delle coperture in lamiera. Per tutta la giornata di ieri, i Carabinieri hanno sentito gli equipaggi dei quattro blindati (due dei quali posti provvisoriamente sotto sequestro) impegnati nell'esercitazione. La ricostruzione è avvenuta dapprima nella sede della caserma Forgiarini di Tauriano, struttura a cui i reparti di tutta Italia si appoggiano dal punto di vista logistico quando si spostano in missione in Friuli per queste sessioni di addestramento. Nel pomeriggio, i militari della Pozzuolo si sono spostati nella sede della Compagnia di Spilimbergo, dove sono state verbalizzate le varie posizioni. Soltanto una perizia potrà stabilire esattamente se siano intervenuti dei malfunzionamenti ai dispositivi di puntamento del blindato o se si sia trattato di un errore umano. Del resto, da quanto è trapelato, è categoricamente escluso che l'obiettivo da centrare fosse in direzione del paese: le manovre e tutti i tiri sono infatti posizionati sul greto del Cellina, verso nord, all'opposto della sede dell'azienda agricola. Tutt'attorno ci sono soltanto campi coltivati. Ieri sera, intanto, in una nota il Comando Brigata Pozzuolo del Friuli ha informato che è stata avviata un'indagine interna per conoscere «con esattezza la dinamica dei fatti e garantire la massima collaborazione e trasparenza agli organi inquirenti».
I RESIDENTI
«Siamo sotto choc per quanto capitato - hanno affermato i residenti di Vivaro tramite i social -: il centro abitato dista poco più di un chilometro dalla zona dov'è atterrato il colpo. Per fortuna che nell'allevamento a quell'ora non c'erano addetti. Quanto è successo deve fare aprire una riflessione sulla sicurezza di questo tipo di attività addestrative. Fino ad ora si era sempre posto l'accento sui danni ambientali che simili esercitazioni provocano in un sito che è peraltro di interesse comunitario, ma prima della tutela della natura c'è quella delle persone, che in questo caso invece non c'è stata».
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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