CANEVA
«Noi del Comitato per la tutela della salute pubblica dell'Altolivenza

Lunedì 11 Novembre 2019
CANEVA
«Noi del Comitato per la tutela della salute pubblica dell'Altolivenza non parteciperemo all'assemblea dei vertici regionali per discutere dell'eventuale policlinico privato, ancorché in futuro convenzionato con la Regione, che potrebbe sorgere in riva al Livenza».
A dichiararlo è il coordiantore Egidio Santin, il quale spiega che l'esperienza maturata in questi mesi dal comitato «ci fa dichiarare che i politici è bene che stiano lontano dalla sanità privata e si occupino invece in maniera efficiente di quella pubblica, che nella nostra regione a cominciare dall'ospedale pubblico di Pordenone, non gode assolutamente di buona salute».
E prosegue: «I vertici della Lega, partito di maggioranza relativo in regione, con il segretario regionale Vannia Gava, trovano tempo e modo per occuparsi di una struttura privata quando invece all'Aas 5 del Pordenonese manca da più mesi il direttore generale, poiché i partiti non si sono messi sulla nomina. Ci viene da chiedere - prosegue Santin - su che cosa si dovevano mettere d'accordo. Intanto, dobbiamo ancora una volta sottolineare come il vecchio ospedale di Sacile sia stato inglobato in quello di Pordenone, dove da diverso tempo mancano ben 9 primari (tra cui quello di Cardiologia, dal 2018 e quello di Anestesia e Rianimazione) e ben 40 infermieri hanno chiesto di andarsene».
Secondo il Comitato, neppure la motivazione addotta della scarsità di fondi regionali «sta in piedi, in quanto nel bilancio di assestamento 2018 la Regione ha concesso oltre 3 milioni al comune di Polcenigo per il restauro del castello e nell'assestamento di luglio 2019 ne ha concessi 200.000 alla diocesi di Trieste, denaro che poteva essere investito benissimo nei nostri ospedali».
«Come qualsiasi imprenditore - aggiunge Santin -, anche quello sanitario, una volta investito il proprio denaro, ha come obiettivo primario quello di creare un utile economico per sé e da redistribuire tra i suoi eventuali soci. E questi utili, anche a Sacile, da dove potranno essere ricavati? Ognuno dia la propria risposta. A questo punto abbiamo la conferma di quanto pensavamo rispetto al rifiuto da parte del presidente leghista della Regione, Massimiliano Fedriga riguardo alla consegna delle 2.113 firme da noi raccolte da cittadini dell'Altolivenza per il potenziamento dell'ospedale pubblico di Sacile e per la riapertura completa 24 ore su 24 del Pronto soccorso».
Il portavoce del Comitato continua poi nella sua analisi: «Le firme da noi raccolte probabilmente davano fastidio al disegno di una struttura sanitaria privata a Sacile, ancorché convenzionata. Noi membri del comitato siamo tra l'altro interessati a sapere chi siano questi investitori privati e soprattutto se essi abbiano fatto delle donazioni economiche (consentite dalla legge) a fondazioni legate a partiti di livello nazionale. Per quanto ci riguarda - conclude Santin - continueremo a lavorare per una sanità pubblica dignitosa per tutti nonostante le non simpatiche e non richieste attenzioni che tutti noi membri del comitato dobbiamo subire e respingere quasi quotidianamente».
Francesco Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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