Cainero promette un tappone del Giro Nel 2022 una frazione durissima in Fvg

Lunedì 27 Settembre 2021
LA CORSA ROSA
CODROIPO A margine delle celebrazioni per il 60 anni delle Frecce, a Rivolto c'è stato un incontro destinato ad avere riflessi non nell'ambito militare o aeronautico bensì sportivo: in particolare sul ciclismo. Infatti si sono visti Mauro Vegni gran patròn del Giro d'Italia ed Enzo Cainero, il manager che da oltre vent'anni è referente in Fvg della Rcs, organizzatrice della corsa della maglia rosa. Si sa che Cainero sta cercando di attuare il progetto di avere in regione un trittico di edizioni del Giro e così, nel 2020, c'è stata la tappa con partenza proprio da Rivolto e quest'anno il ritorno sullo Zoncolan, la frazione da Grado a Gorizia e infine la partenza da Sacile. Adesso si tratta di completare il mosaico. «Con Vegni rivela Cainero c'è un gran bel rapporto. Ma ho temuto che il 105. Giro, a differenza delle due edizioni che lo avevano preceduto, non riuscisse a venire in Fvg. Comincerà in Ungheria, quindi il trasferimento in Sicilia per poi risalire lo Stivale. Dove collocare la tappa che ci interessa è un problema. Però ritengo che lo risolveremo. Dovremmo avere una frazione importante, nella fase finale, che io ribattezzerei mare e monti, in quanto destinata a tagliare in verticale il territorio: impegnativa, dato che il suo dislivello sarà di 3300 metri, lunga circa 180 chilometri. Verranno interessate località in cui il Giro è già passato ed altre che invece non lo hanno mai avuto. Notevole l'aiuto fornito dagli amministratori della Regione. A novembre, quando il nuovo Giro sarà svelato, avremo l'ufficializzazione. Dopodiché ci dedicheremo al programma di eventi collaterali, che nelle intenzioni vorremmo fosse molto intenso». Cainero comunque non si ferma all'anno prossimo, allungando il proprio attivismo a quello successivo. Dice: «Per il 2023 si pensa alla sperata, spettacolare conclusione sul monte Lussari, che credo diventerebbe l'arrampicata più dura mai registrata nella competizione rosa. Stanno già lavorando per creare la strada adatta allo scopo, sono state effettuate delle prove di percorrenza».
Paolo Cautero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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