Cade e muore davanti agli occhi della figlia

Domenica 9 Agosto 2020
LA TRAGEDIA
AMPEZZO Muore sul versante Est del Monte Veltri, nel gruppo del Col Gentile, a una quota di 1.650 metri. Una 76enne che era in compagnia di figlia e nipoti è scivolata in un dirupo perdendo la vita a causa dei forti traumi riportati. Erano le 15.55 quando è scattato l'allarme trasmesso dalla Sores. Purtroppo non c'è stato nulla da fare.
LA VITTIMA
Carnica, originaria di Voltois e lì nata, ma residente in Francia e con doppia cittadinanza, italiana e francese, Lucia Mangilli, era nata nel dicembre del 1944 e abitava ad Audune Letiche. La donna, che era la più esperta del gruppo, stava conducendo figlia e nipoti - cinque minorenni - sulla montagna quando, a quanto sembra, ha smarrito la traccia principale del sentiero ed è scivolata in una zona impervia davanti agli occhi della figlia. La donna è ruzzolata per circa duecento metri perdendo la vita a causa dei gravi traumi riportati nella caduta: l'incidente è avvenuto a quota 1600 metri. Sul posto l'elisoccorso regionale che ha calato l'équipe medica con il tecnico di elisoccorso. Dopo la constatazione del decesso si è provveduto a recuperare tutti i minorenni, oltre che la figlia della donna, con quattro rotazioni dell'elicottero dell'elisoccorso regionale e con l'assistenza di due tecnici del Soccorso Alpino condotti sul posto con l'elicottero. Poi l'elicottero ha dovuto effettuare rifornimento. Quando è giunta l'autorizzazione alla rimozione della salma era nel frattempo arrivata un'altra richiesta di soccorso dal Jôf di Montasio.
Dopo aver messo in salvo i minorenni del Monte Veltri a Monfredda, vicino Pani, dove è stato fissato il campo base per le rotazioni dell'elisoccorso e il caricamento su velivolo dei soccorritori, e dopo la constatazione del decesso, l'elisoccorso ha portato sul posto, accanto alla salma, due soccorritori della Guardia di Finanza che hanno atteso l'arrivo dell'elicottero della Protezione Civile e agevolato il recupero della donna con il gancio baricentrico. I due soccorritori sono poi risaliti a piedi verso una cresta e qui caricati in hovering per il rientro a valle. Alle operazioni hanno preso parte i soccorritori delle stazioni di Forni di Sopra e Forni Avoltri.
L'ALTRO INTERVENTO
Ieri i soccorritori del Cnsas sono stati anche impegnati in comune di Chiusaforte intorno alle 11.30 nella forra del Rio Simon. Qui una donna di Padova del 1974, S.F. si è procurata una frattura mentre camminava lungo il greto del torrente Simon. Tra i partecipanti all'escursione c'era anche un soccorritore alpino della stazione di Moggio Udinese che, dopo aver stabilizzato l'arto della donna, ha proseguito assieme ad un compagno le calate fin dove il telefono ha riacquistato campo sufficiente per avvisare il Nue allertando il Cnsas di Moggio Udinese. Sul posto è stato inviato l'elisoccorso regionale e la donna è stata in breve recuperata e condotta in ospedale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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