Buste paga più pesanti per cinquemila panettieri

Giovedì 23 Gennaio 2020
LA CATEGORIA
UDINE Buste paga più pesanti per i 5 mila addetti del settore della panificazione in Friuli Venezia Giulia. In virtù dell'accordo sottoscritto nel gennaio 2018 tra Fai Cisl Fvg, gli altri sindacati e le associazioni di categoria Confartigianato e Cna, e grazie al raggiungimento degli obiettivi concordati nel contratto integrativo, c'è stato il via libera a dicembre per l'erogazione del premio di risultato territoriale per l'anno 2020 su base mensile, con l'aumento dell'1,50% dei minimi tabellari in vigore dal contratto nazionale.
Questo significa - commenta Giorgio Spelat coordinatore regionale per la Fai Cisl Fvg del settore panificazione - incrementi retributivi che variano dai 19,65 ai 31,68 euro mensili per gli addetti delle aziende artigiane alimentare e dai 9,62 ai 13,39 euro per gli addetti alla panificazione, in base naturalmente al contratto ed al livello applicato al lavoratore, su 12 mensilità. Oltre all'incremento della parte economica, l'integrativo regionale prevede già dal 2018, concludono Sacilotto e Spelat, una particolare rilevanza al welfare aziendale, infatti è possibile convertire, su richiesta del lavoratore, una parte del premio di risultato regionale in prestazioni, destinando l'importo anche alla previdenza complementare; si potrà utilizzare il congedo parentale su base oraria e ai padri è concesso un giorno di permesso retribuito, oltre a quelli di legge, in occasione di nascita o adozione o affidamento di un figlio; da gennaio 2019 è prevista la copertura parziale del terzo giorno di malattia per eventi con assenza inferiore ai 6 giorni.
Questo integrativo riguarda le aziende artigiane alimentare e non artigiane che occupano fino a 15 dipendenti e per il settore panificazione, compresi i negozi di vendita del pane e generi alimentari, quantificabili nella nostra regione in circa 1.300 aziende e 5.000 tra lavoratrici e lavoratori. Ora si attendono novità positive anche a livello nazionale: il 30 gennaio è stato convocato il tavolo che darà avvio alle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre 2018.
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