Boemo: porto i migranti a Palazzo Chigi

Giovedì 13 Agosto 2020
L'EMERGENZA
UDINE Oltre una trentina i migranti rintracciati nelle ultime 24 ore in Friuli. E a Gonars il sindaco Boemo sbotta: «Pago di tasca mia il bus e li porto sotto i portoni di Palazzo Chigi, così al Governo capiranno che l'emergenza migranti è una cosa seria».
Una decina di richiedenti asilo, provenienti dall'Afghanistan, entrati in Italia attraverso la rotta balcanica, sono stati rintracciati nella notte a Gonars. Da quanto si è appreso, i migranti sono giunti nella piazza del paese in tre distinti momenti: poco dopo mezzanotte, alle 2 e alle 5, trasportati da alcuni furgoni che poi sono fuggiti. In totale sono scese dai veicoli una trentina di persone, gran parte delle quali si sono dileguate in varie direzioni. I dieci cittadini entrati clandestinamente, e fermati dalla Polizia Stradale, che si sono dichiarati tutti minorenni, sono stati accompagnati alla Croce Rossa di Palmanova per essere sottoposti al tampone anti-Covid: all'esito dell'esame si deciderà in quale struttura accoglierli per trascorrere la quarantena. «Pago di tasca mia il bus e li porto sotto i portoni di Palazzo Chigi, così al Governo capiranno che l'emergenza migranti è una cosa seria», ha dichiarato stremato il sindaco di Gonars Ivan Boemo, dopo aver trascorso la notte a fare la spola, alla guida del furgoncino del comune friulano, per trasferire alcuni richiedenti asilo. «Non esiste un protocollo, non sappiamo come muoverci e non ci sono indicazioni - l'accusa del primo cittadino, che amministra la comunità a capo di una giunta sostenuta da una civica di centrodestra -: ringrazio le forze dell'ordine per il sostegno, ma alla fine il problema resta in capo ai Comuni. Stanotte sono andato a prendere il mezzo nel deposito e ho portato i migranti, a mio rischio e pericolo, nel centro dove saranno sottoposti ai tamponi. Il costo per la gestione di questi ospiti, che si sono tutti dichiarati minorenni, anche se dall'aspetto non lo dimostravano, è di almeno 80 euro al giorno. Penso che vada cambiata la strategia complessiva, altrimenti di qui a poco il Friuli Venezia Giulia sarà invaso da queste persone, visto che i rintracci sono pressoché quotidiani». Altri nove migranti ospiti della struttura di Castellerio di Pagnacco sono fuggiti sempre nella notte e sono stati denunciati dai Carabinieri.
CAVARZERANI
Nel frattempo, guardia sempre alta nella zona dell'ex caserma Cavarzerani a Udine che attualmente accoglie oltre 460 profughi. A sorvegliare il perimetro, oltre all'esercito, ci sono anche le pattuglie di rinforzo del Reparto mobile della polizia giunte con i loro furgoni. Nel corso di una trasmissione televisiva su Udinese Tv la deputata del Movimento 5 Stelle, Sabrina De Carlo, ha annunciato che non appena si esaurirà il periodo di quarantena per la zona rossa, potranno partire i trasferimenti di richiedenti asilo in altre zone d'Italia per alleggerire la struttura, ad assicurarlo il ministro Lamorgese.
IL PD
Il Pd attacca il vicepresidente: «Mentre Riccardi si dimentica di essere assessore alla salute, smania da prefetto di ferro e da ri-candidato presidente, viene da Zaia la conferma delle nostre preoccupazioni: i grandi centri favoriscono il contagio e devono essere smantellati. È di Fedriga e Fontanini la responsabilità della bomba Cavarzerani. È responsabilità di Riccardi e Roberti se gli amministratori locali si trovano impreparati e soli a fronteggiare questa emergenza», dice il consigliere regionale Franco Iacop (Pd), in relazione alle dichiarazioni dell'assessore alla Salute Riccardo Riccardi sulla competenza del Governo in materia di flussi e strutture di accoglienza. «A partire dal Ministero e dai Prefetti che - ricorda il consigliere dem - dovrebbero attuare le linee ministeriali, abbiamo chiesto coinvolgimento e responsabilizzazione di tutti. Ma la verità è che Fedriga e Riccardi vogliono il caos, per specularci sopra. Ripetiamo che oggi serve una più efficace collaborazione con le forze di sicurezza della Slovenia perché ormai il tema riguarda le centrali di partenza dei passeur che arrivano direttamente nel cuore del Friuli. Siamo pronti a dare una mano ma si smetta con la propaganda».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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