Blitz nel casolare, sgomberati in sette

Venerdì 19 Aprile 2019
Blitz nel casolare, sgomberati in sette
IL CASO
UDINE Un antico casolare rurale disabitato, trasformato in ricovero improvvisato da un gruppo di migranti afghani e pakistani, è stato sgomberato ieri mattina nella zona di Udine Est dalla Polizia di Stato e dalla Polizia locale. Sette persone, tutti migranti, sono stati denunciati per invasione di edifici. Il blitz è scattato intorno alle 8. Due pattuglie della Squadra Volante della Questura di Udine e almeno tre equipaggi della Polizia locale del Comune sono intervenuti in via Fratelli Sguazzin, nel quartiere Aurora, dietro via Riccardo Di Giusto, dove la città sfuma verso la prima campagna per eseguire un controllo all'interno di uno stabile privato in disuso al cui interno erano stati segnalati nei giorni scorsi sospetti andirivieni di persone non autorizzate ad accedere all'area privata.
SEGNALAZIONI
I cittadini, residenti nella zona, avevano notato il passaggio di migranti. Dall'esterno era stato notato talvolta anche il levarsi di fumo, dai fornelletti utilizzati per cucinare qualche piccolo pasto caldo. Da qui la decisione concordata tra Polizia e Polizia locale di eseguire un controllo. Uno dei tanti già svolti in diversi stabili in disuso in città diventati rifugio di soggetti senza fissa dimora. Una volta entrati all'interno della proprietà privata, poliziotti e agenti della polizia locale hanno trovato la conferma a quanto segnalato dai cittadini. Lo stabile era occupato da sette persone, quattro cittadini afghani e tre pakistani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, tutti ormai fuori dai circuiti dell'accoglienza. Sei di loro hanno già ottenuto il permesso di soggiorno per la protezione internazionale. Il settimo ha presentato analoga richiesta. All'interno dello stabile in disuso erano stati realizzati dei giacigli di fortuna, piccole brande con qualche coperta per ripararsi dal freddo della notte, tra condizioni igieniche assolutamente precarie, sporcizia e degrado. Gli agenti hanno trovato anche i pochi effetti personali degli stranieri, compresi spazzolini e dentifricio, e qualche piccolo fornelletto per scaldare le vivande. Segno, secondo i poliziotti, che il gruppetto viveva nello stabile e non vi trovava un semplice riparo per la notte.
DENUNCIA
Subito dopo il blitz, i sette stranieri sono stati accompagnati in Questura per l'identificazione e gli accertamenti di rito, al termine dei quali è scattata per tutti da parte delle Volanti della Polizia, diretta dal Commissario Capo Francesco Leo, la denuncia per invasione di edificio. Invasione aggravata trattandosi di un gruppo di più di cinque persone e per questo procedibile d'ufficio. Per uno di loro, già gravato da un foglio di via da Udine, è scattata anche la denuncia per l'inosservanza del divieto di ritorno nel comune udinese che gli era stato già in precedenza notificato. E' ora al vaglio della Questura la possibilità di applicare il foglio di via da Udine anche ad alcuni degli altri sei migranti trovati all'interno della struttura. Alcuni di questi risulterebbero infatti già noti alle forze dell'ordine. La Polizia locale ha valutato invece gli aspetti di propria competenza, per dare il via ai lavori di chiusura dei varchi di accesso dell'immobile sgomberato e di pulizia dell'area. Analoghi controlli condotti in sinergia, ciascuno per le proprie aree di competenza, verranno svolti anche nelle prossime settimane all'interno di stabili in disuso occupati abusivamente in città.
Elena Viotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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