Banda dei Rolex, rapinatore riconosciuto dalla vittima

Sabato 16 Novembre 2019
IL PROCESSO
PORDENONE - Sono passati quattro anni, ma il volto del rapinatore che quel pomeriggio del 12 dicembre fece irruzione assieme ad altri tre complici nella gioielleria Senigaglia, non se l'è scordato. Chiamata a testimoniare nel processo contro Liuarus Dubinskas, 37 anni,lituano, ieri in aula lo ha riconosciuto. La dipendente della gioielleria di corso Vittorio Emanuele ha ripercorso quei momenti terribili incalzata dalle domande del pm Andrea Del Missier. «Stavo sistemano un rotolo di catenine sul bancone - ha ricordato - ma loro non le hanno prese in considerazione. Hanno portato via soltanto i Rolex che erano esposti in vetrina. Il colpo è stato fulmineo». La banda si impadronì di 13 modelli per un valore di 162.820 euro. «Ero seduta lì, allibita, non si sono scambiati neanche una parola tra di loro», ha continuato. Erano a volto scoperto, segno che non temevano di essere riconosciuti dalle forze dell'ordine. Quando uscirono dal negozio confondendosi tra le tante persone che affollavano il corso per lo shopping natalizio, la donna chiamo la polizia e uscì in strada urlando c'è stata una rapina.
Prima di allora non li aveva mai visti. La pistola sì, invece, quella l'ha vista. Ce l'aveva proprio l'imputato, che ieri ha rilasciato spontanee dichiarazioni: «La pistola era giocattolo - ha precisato - Non avevo intenzione di fare del male a nessuno. Sono dispiaciuto per questa cosa stupida che ho fatto». L'uomo attualmente è detenuto per altra causa. Il collegio presieduto dal giudice Iuri De Biasi (a latere Giorgio Cozzarini e Milena Granata) ha rinviato l'udienza al 6 dicembre, quando è attesa anche la sentenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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