Autovie, utile netto dimezzato per gli accantonamenti

Mercoledì 26 Settembre 2018
Autovie, utile netto dimezzato per gli accantonamenti
I CONTI
TRIESTE Più fatturato, in altre parole più business, ma meno utili da presentare alla controllante Friulia e ai soci privati. Si chiude con un profitto netto pari a 4,730 milioni di euro l'annata 2017-2018 di Autovie Venete, che pur di fronte a un costante incremento dei volumi di traffico, deve pagare pegno alla necessità di procedere a poderosi accantonamenti in vista del rinnovo della concessione, che dovrebbe scattare dal 2019 per trent'anni. Tali accantonamenti superano adesso i 50 milioni, mentre nell'esercizio 2016-2017 si erano fermati a quota 32 milioni. I conti dovranno essere approvati dall'assemblea il 26 ottobre, data nella quale si dovrà definire il destino manageriale del presidente Maurizio Castagna, che svolge anche le funzioni di amministratore delegato, che attualmente opera in regime di proroga stante il divieto per la Pubblica amministrazione o controllate pubbliche di conferire incarichi a pagamento a persone pensionate, come impone la legge. Ma Castagna, che ha seguito passo dopo passo l'intera e complessa procedura per la nuova concessione, è persona molto apprezzata anche dall'attuale Amministrazione regionale: si vedrà. L'utile di Autovie risulta quasi dimezzato rispetto agli 8,773 milioni di euro conseguiti nell'annata precedente, tuttavia i ricavi e gli investimenti propongono un vigoroso segno positivo: i primi, infatti, passano da 209,126 milioni a 212,4, con un miglioramento pari a 3,311 milioni. Gli investimenti tesi in larga misura alla realizzazione della terza corsia sull'autostrada A4 Venezia-Trieste, vangono 136 milioni. Il presidente Castagna, sottolinea che oggi come oggi sono partiti quasi tutti i cantieri in programma, a cominicare dal terzo lotto della terza corsia dal Tagliamento a Gonars che da solo comporta costi complessivi per 444 milioni e che vedrà concludersi il calvario dei lavori in forte anticipo attorno alla metà del 2020. Comprende fra l'altro il doppio ponte sul Tagliamento che andrà a sostotuire l'attuale infrastruttura garantendo migliori, anzi piene condizioni di sicurezza. Avviato anche il cantiere per il mini-lotto da Gonars allo snodo di Palmanova con la A23 Alpe Adria. Nei prossimi mesi Autovie darà avvio anche al tratto da Portogruaro al Tagliamento. In tal modo nel giro di due anni risulterà completato l'intero asse da Portogruaro a Palmanova: resteranno da eseguire due sezioni: quella fra San Donà di Piave e Portogruaro e quella da Palmanova a Villesse, dove comincia la breve ma importante autostrada per Gorizia che s'innesta, a cavallo del confine, con la rete della concessionaria nazionale slovena Dars. Intanto nei rapporti fra il Governo Italiano e la Commissione europea in tema d'infrastrutture tengono banco in questo momento le dialettiche relative alle norme sull'emergenza determinata a Genova dal crollo del ponte Morandi. Pertanto ancora a Bruxelles, precisamente alla Direzione generale Mercato, non è maturata ancora una valutazione compiuta in merito alla proposta italiana di dar vita, per la A4 Venezia-Trieste come per la A22 Autobrennero, a un contratto di cooperazione fra lo Stato e le Regioni e Province autonome interessate per la gestione dei prossimi trent'anni. E siccome l'Europa potrebbe anche richiedere una modificazione delle norme nazionali attuali prima di accendere il sospirato disco verde, per ora a Trieste, Trento e Bolzano si continua a mantenere il fiato sospeso.
Maurizio Bait
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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