COMMISSIONE
UDINE Il Prae, il piano regionale attività estrattive, deve essere varato al più presto; occorre fare chiarezza se vi è coerenza fra norme nazionali e regionali in tema di edilizia, mentre sarebbe da rivedere l'inserimento del lastrico solare tra le superfici accessorie. Sono gli input per la Regione emersi ieri nel corso delle audizioni che si sono svolte in IV commissione consiliare che, sotto la presidenza di Mara Piccin, ha ascoltato associazioni, categorie professionali e società di gestione in merito ai contenuti del disegno di legge 130, il cosiddetto Omnibus. Confartigianato, Confapi e l'Ordine degli ingegneri hanno auspicato che il Prae diventi al più presto operativo, perché la Regione deve aiutare i comuni a individuare le aree in cui è possibile insediare cave e supportarli sia in termini di semplificazione sia con un sostegno economico, ha suggerito Luca Nardone per Confartigianato. Chiedo alla Regione un atto di coraggio ha aggiunto il presidente di Confapi, Denis Petrigh perché non si può delegare ai Comuni l'individuazione delle aree estrattive. Il suggerimento portato dall'Ordine degli ingegneri con Glady Doris Lizzi è quello di legare queste attività alla pianificazione territoriale regionale. Critiche dall'Ordine dei geologi, con Francesco Treu, perché non si tiene conto della specificità del settore delle pietre ornamentali. Altra questione posta in commissione è stata quella sollevata dalla consigliera Dem Mariagrazia Santoro, riguardante la compatibilità tra norme regionali e nazionali in edilizia. Le risposte fornite dell'Agenzia delle entrate non sono state ritenute però esaustive. Quanto previsto dal disegno di legge 130 per rendere più praticabile in Fvg il Superbonus è stato comunque considerato positivamente da Ance Fvg. Pollice verso da geometri e periti industriali rispetto alla nuova classificazione del lastrico solare.
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Il Prae, il piano regionale attività estrattive, deve essere varato al più presto; occorre fare chiarezza se vi è coerenza fra norme nazionali e regionali in tema di edilizia, mentre sarebbe da rivedere l'inserimento del lastrico solare tra le superfici accessorie. Sono gli input per la Regione emersi ieri nel corso delle audizioni che si sono svolte in IV commissione consiliare che, sotto la presidenza di Mara Piccin, ha ascoltato associazioni, categorie professionali e società di gestione in merito ai contenuti del disegno di legge 130, il cosiddetto Omnibus. Confartigianato, Confapi e l'Ordine degli ingegneri hanno auspicato che il Prae diventi al più presto operativo, perché la Regione deve aiutare i comuni a individuare le aree in cui è possibile insediare cave e supportarli sia in termini di semplificazione sia con un sostegno economico, ha suggerito Luca Nardone per Confartigianato. Chiedo alla Regione un atto di coraggio ha aggiunto il presidente di Confapi, Denis Petrigh perché non si può delegare ai Comuni l'individuazione delle aree estrattive. Il suggerimento portato dall'Ordine degli ingegneri con Glady Doris Lizzi è quello di legare queste attività alla pianificazione territoriale regionale. Critiche dall'Ordine dei geologi, con Francesco Treu, perché non si tiene conto della specificità del settore delle pietre ornamentali. Altra questione posta in commissione è stata quella sollevata dalla consigliera Dem Mariagrazia Santoro, riguardante la compatibilità tra norme regionali e nazionali in edilizia. Le risposte fornite dell'Agenzia delle entrate non sono state ritenute però esaustive. Quanto previsto dal disegno di legge 130 per rendere più praticabile in Fvg il Superbonus è stato comunque considerato positivamente da Ance Fvg. Pollice verso da geometri e periti industriali rispetto alla nuova classificazione del lastrico solare.
A.L.
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