ANIMALI
UDINE «La caccia è l'unica soluzione per arginare l'invasione

Venerdì 23 Agosto 2019
ANIMALI UDINE «La caccia è l'unica soluzione per arginare l'invasione
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UDINE «La caccia è l'unica soluzione per arginare l'invasione dei cinghiali: dalla consigliera Dal Zovo solo fantasie e idee improvvisate dalla dubbia efficacia».
È la dura replica della consigliera regionale di Forza Italia Mara Piccin che torna a ribadire quale secondo la sua opinione è la direzione da seguire per limitare non solo i danni all'agricoltura ma anche i pericoli nelle strade e nei centri abitati: «Serve una nuova regolamentazione».
La grillina Ilaria Dal Zovo era infatti intervenuta sul tema nei giorni scorsi per ribadire la sua contrarietà parlando di «metodi di contenimento alternativi» come recinzioni elettriche, sottopassi, dissuasori, sterilizzazioni oltre ad una necessaria informazione ed educazione della cittadinanza sui corretti comportamenti da adottare.
Piccin aggiunge: «Alla ripresa dei lavori consiliari faremo in modo che la nostra proposta di legge nazionale Norme in materia di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica sia discussa per essere portata al più presto all'attenzione del Parlamento».
«Nelle audizioni abbiamo sentito direttamente dagli agricoltori quanto il settore prosegue la forzista non possa più attendere una soluzione e va preservata anche l'incolumità degli utenti della strada e degli abitanti dei nostri centri dalle invasioni degli ungulati».
Dunque una puntura di spillo: «Nel suo mondo ideale di coesistenza tra attività umane e cinghiali, Dal Zovo suggerisce presunte alternative alla caccia senza tenere conto dell'urgenza e facendo riferimento a sperimentazioni di soluzioni sulle quali permangono dubbi di applicabilità su larga scala. Abbiamo un recente esempio concreto ironizza Piccin - dell'efficacia delle politiche 5 stelle in materia: i cinghiali si sono impadroniti anche di Roma, causando incidenti e pericoli».
La proposta di legge nazionale che vede come prima firmataria la consigliera pordenonese, intende modificare la legge 157 del 1192 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), con l'obiettivo di far sì che le Regioni gestiscano il controllo degli ungulati anche al di fuori dei periodi e degli orari oggi vigenti, affidando l'attuazione dei Piani di abbattimento ai cacciatori soci alle Riserve di caccia, coordinati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni pubbliche. «Bene le dichiarazioni di intenti espresse con le mozioni conclude Piccin ma per risolvere il problema è ora di fare sul serio: la gravità del problema è emersa in ogni Regione ed è nostro compito sollecitare lo Stato a modificare le leggi in materia venatoria». E poi prosegue: «Da ricordare che, oltre agli ingenti danni causati all'agricoltura, persiste il pericolo incidenti: l'osservatorio Asaps, nel 2018, ha registrato in Italia 148 incidenti significativi col coinvolgimento di animali, nei quali 11 persone sono morte e 189 seriamente ferite».
E.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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