Alla Friuli nasce la nuova cittadella della solidarietà

Sabato 21 Aprile 2018
LA STRUTTURA
UDINE È ufficiale. La caserma Friuli è passata dal Demanio al Comune. Dopo un iter un po' accidentato e sicuramente lungo, iniziato nel novembre 2015, con la firma del rogito ieri è stata scritta la parola fine al percorso per la permuta di alcuni edifici. L'intera partita ha un valore di 2,479 milioni di euro.
L'accordo prevedeva che lo Stato cedesse al Comune, oltre all'ex caserma anche l'ex magazzino idraulico di viale Trieste e il podere sperimentale di San Gottardo, mentre a sua volta il Demanio, con quest'atto, riceve in consegna da Palazzo D'Aronco la stazione dei Carabinieri di Udine Est in via Calligaris e un'area e un ex magazzino stradale in via Zara, beni che saranno destinati alle esigenze dell'Arma. Questo consentirà allo Stato di risparmiare 87.116,28 euro all'anno.
Niente più profughi in via Pastrengo, l'ex caserma è destinata a diventare la cittadella del volontariato con il quartier generale della Cri. «Non c'è più nessun migrante alla Friuli - conferma il direttore della Croce rossa Fabio Di Lenardo -. Sono stati tutti spostati alla Cavarzerani, dove oggi sono circa 220». Se alla Friuli «già da dicembre abbiamo trasferito gli uffici, la centrale operativa, i volontari e l'ambulatorio delle infermiere volontarie», il progetto è di concentrare in via Pastrengo tutte le attività ora dislocate in città. «Vogliamo trasferire alla Friuli l'autoparco oggi in via Brigata Re e il magazzino di distribuzione viveri alle persone in difficoltà che oggi è nel Peep est». La Cri ha ottenuto «in concessione tutta l'area ad eccezione dell'edificio ancora in uso alla Guardia di finanza».
«Intanto - spiega Di Lenardo -, partiremo con la demolizione di un edificio diroccato per fare posto alla rimessa degli automezzi: ci faremo carico noi delle spese, che potrebbero aggirarsi su un ordine di grandezza di 300mila euro. Poi, secondo gli accordi, tutto quello che abbiamo speso per la ristrutturazione e il riammodernamento verrà defalcato dal canone, fissato in 40mila euro all'anno. Con l'amministrazione attuale l'idea era poi quella di riutilizzare per altri scopi la palazzina che finora ha ospitato i migranti, dopo averla risistemata: potrebbe per esempio servire per i senzatetto o le emergenze abitative. Alla Friuli porteremo poi anche il magazzino di distribuzione di viveri e vestiti. Spero - conclude - che entro un anno tutte le attività che la Cri ha in giro per Udine possano essere concentrate in via Pastrengo». E spunta pure l'idea di un market solidale. Insomma, l'obiettivo è «realizzare una cittadella con utilità sociale a favore di chi vive a Udine e nell'hinterland». Senza contare il ruolo dell'assistenza: basti pensare che la Cri, che conta 1.300 volontari, ogni giorno smista anche 30 ambulanze operative contemporaneamente fra trasporti secondari ed emergenze. I servizi secondari, cioè non di emergenza, sono quasi 40mila all'anno. Soddisfatto per la conclusione dell'operazione-permuta, il presidente della Cri Sergio Meinero vuole «esprimere un ringraziamento all'ex sindaco di Udine Honsell, che ha capito l'esigenza della nostra trasformazione organizzativa e si è speso moltissimo per far destinare alla Cri questa struttura».
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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