Alcolici e gasolio di contrabbando Sequestrate 70 tonnellate di carburante

Sabato 23 Giugno 2018
Alcolici e gasolio di contrabbando Sequestrate 70 tonnellate di carburante
I FENOMENI
UDINE Transita sulle strade della provincia di Udine il fenomeno internazionale del contrabbando di gasolio e alcolici. È quanto emerge dalle attività di indagine poste in essere dalla Guardia di Finanza di Udine che nel corso dell'ultimo anno e mezzo, grazie all'azione combinata di controllo del territorio e dei transiti di merci sensibili dai Paesi confinanti, ha permesso di sequestrare 70 tonnellate di gasolio e di benzina. Non solo, le Fiamme gialle udinesi hanno anche documentato l'illecita introduzione nello Stato, per consumo in frode alle accise, anche di 63 milioni di litri anidri di prodotti alcolici. Le indagini, che hanno portato alla denuncia di 55 persone, sono spesso partite dal controllo e sequestro di un'autocisterna che trasportava prodotti petroliferi sulle strade della provincia. Approfonditi accertamenti su origine e destinazione del prodotto hanno portato a scoprire imponenti frodi all'Iva e alle accise. Il filone è uno di quelli su cui le Fiamme gialle friulane stanno lavorando anche in questi mesi. In particolare sul fronte degli alcolici, il fenomeno «riguarda soprattutto i superalcolici». «L'interesse delle organizzazioni criminali ha spiegato il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Udine, colonnello Sergio Schena - è quello di sfruttare le asimmetrie dei vari Paesi, dove è possibile far viaggiare la merce in sospensione, sostanzialmente senza pagare le accise, rinviando la tassazione al Paese in cui vengono messe in consumo». Il meccanismo funziona «un po' come le cartiere ai fini Iva». «Sono traffici che hanno una dimensione sovranazionale. La provenienza di buona parte dei prodotti, sia energetici che alcolici, è tradizionalmente dall'Europa dell'Est. La destinazione sono i Paesi dove la tassazione è più elevata, come ad esempio il Regno Unito. Questi meccanismi vedono il transito, a volte materiale, a volte solo documentale, attraverso l'Italia».
FRODI FISCALI
Nell'ultimo anno e mezzo, le Fiamme Gialle udinesi hanno eseguito complessivamente 860 interventi ispettivi tra verifiche e controlli, in particolare sui fenomeni di false fatture e frodi carosello, quelle che costituiscono crediti Iva fittizi o che ottengono indebite compensazioni di imposte e contributi. Sono stati così denunciati 163 soggetti responsabili di reati fiscali. Le Fiamme gialle udinesi sono riuscite anche ad aggredite i patrimoni, eseguendo provvedimenti di sequestro di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti, per un valore di quasi 5 milioni di euro nonché avanzando di sequestro per un valore di 14 milioni. In particolare il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e il Gruppo di Udine hanno condotto operazioni nei settori del commercio di materie plastiche e di pellet, individuando false fatture per 27 milioni e denunciando 17 persone.
SPESA PUBBLICA
Sul fronte spesa pubblica, le fiamme gialle hanno individuato sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici con danni erariali allo Stato per oltre 10 milioni di euro e segnalato alla magistratura contabile 36 soggetti. Sono stati inoltre controllati appalti pubblici per un valore di oltre 37 milioni di euro con la denuncia all'autorità giudiziaria di 19 persone per turbative e altre irregolarità. Sono stati anche scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari, nazionale e locali, per oltre 7 milioni di euro; 31 i soggetti denunciati. Sono stati infine smascherati anche 86 falsi poveri, ossia persone che, mediante dichiarazioni non veritiere attestanti capacità reddituali inferiori a quelle effettive, hanno beneficiato di agevolazioni ed esenzioni senza averne titolo.
e.v.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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