Agenti, Lignano spende più di tutti

Lunedì 24 Giugno 2019
Agenti, Lignano spende più di tutti
RISORSE
UDINE Quanti sono i fondi che ogni Comune in Friuli Venezia Giulia investe in Protezione civile e in Polizia locale? Ha voluto indagare questa voce di bilancio Openopolis, l'Osservatorio civico che si occupa di accesso ai dati pubblici. E, sorpresa, il Municipio che spende di più in sicurezza è Lignano, seguito da Varmo e Coseano.
PROTEZIONE CIVILE
In cima alla classifica degli enti locali regionali i base ai fondi 2017 si piazza Resia con 68,38 euro pro capite, una cifra che lo colloca alla 157esima posizione tra gli 8mila Comuni italiani. Al secondo posto un altro Comune di montagna, ma nell'area pordenonese, cioè Vito d'Asio (61,04 euro). Terza posizione sul podio occupata da Morsano al Tagliamento con 60,67 euro a cittadino. I due municipi con questo investimento si collocano rispettivamente al 160esimo e 173esimo posto in Itaila. Già in decima posizione (Tramonti di Sotto) le cifre, però, quasi si dimezzano (34,39 euro) e al 19esimo gradino si arriva a un quarto dalla prima cifra: Grado risulta avere a bilancio fondi per la Protezione civile pari a 15,12 euro a cittadino, restando comunque alto rispetto alla classifica nazionale, cioè alla 481esima posizione. Fondi sotto i 10 euro a partire dalla 29esima posizione, dove si trova Romans d'Isonzo con 9,85 euro a persona. Inaugura la lista dei Comuni che investono meno di un euro a residente Camino al Tagliamento (0.96 euro), seguito da Cordenons (0,95). Quattordici i Comuni che, secondo il rapporto di Openopolis, nel 2017 non avrebbero sostenuto spese per la Protezione civile: San Vito di Fagagna, Pravisdomini, Ragogna, Nimis, Forgaria, Capriva, Pinzano, Lusevera, Zuglio, Ravascletto, Comeglians, Resiutta, Drenchia e Ligosullo. Non determinato l'importo, poi, in 6 enti: Duino Aurisina, Pozzuolo, Pagnacco, Budoia, Venzone, Flaibano e Medea. I dati, ricorda il rapporto, si riferiscono alla spesa per cassa riportata nell'apposita voce di bilancio. «Spesso i Comuni però non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata avvertono gli estensori di Openpolis a discapito di un'analisi effettiva sulle attività degli enti locali». In Italia, tra le grandi città è Messina che guida la classifica degli investimenti, ma con «soli» 15 euro a cittadino. Trieste, invece in fondo classifica, con 0,10 euro a cittadino.
POLIZIA LOCALE
Altra voce di spesa, ma sempre dedicata alla sicurezza dei cittadini, è quella per la Polizia locale, per la quale la Regione stabilisce l'istituzione del servizio e l'organizzazione delle attività di formazione e aggiornamento del personale, mentre i Comuni gestiscono gli aspetti operativi. In Friuli Venezia Giulia, secondo il rapporto Openpolis che ha analizzato la spesa pro capite dei Comuni per questo servizio, il Comune con la spesa più pesante è quello di Lignano Sabbiadoro, che durante il periodo estivo assume la dimensione delle grandi città: nel 2017 ha speso ben 242,21 euro a cittadino, una cifra che lo colloca al 34esimo posto tra i Comuni italiani. Lo segue Varmo, con 145, 98 euro (118esima posizione) e Coseano, con 103,83 euro. Grado, anch'esso centro turistico, è in quarta posizione con 101,51 euro. Si scende sotto i 100 euro pro capite di spesa con Codroipo e 88,1 euro. Il primo capoluogo lo si trova in sesta posizione, è Trieste, che nel 2017 ha speso 67,08 euro a cittadino per garantire il servizio dei vigili. Udine è addirittura a oltre metà classifica (131esima posizione in regione), con una spesa pro capite di 7,22 euro. Ben altra posizione per Pordenone, che al 10 posto spende quasi 50 euro pro capite (49,69) all'anno. Infine, per restare ai capoluoghi, Gorizia è 11esima con 48,25 euro. Il rapporto di Openpolis ha individuato spese specifiche per la Polizia locale in 164 Comuni, con Roveredo in Piano a soli 0,03 euro pro capite. Stando al documento, risulterebbero 42 Comuni senza stanziamenti e altri 7 con spesa non determinata. In realtà, su tale fotografia potrebbe pesare la tipologia di gestione della Polizia locale, posta in sinergia tra Comuni, e l'operatività delle Uti in quell'anno, con conseguente allocazione delle risorse in forme diverse rispetto a quelle rilevate dal rapporto.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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