Addio Province: la Regione fa i conti e scopre risparmi per oltre 31 milioni

Venerdì 17 Novembre 2017
IL CONTEGGIO
TRIESTE Ad oggi ammontano ad oltre 31 milioni di euro i risparmi annui certificati derivanti dal superamento delle Province del Friuli Venezia Giulia. Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin, precisando che questi risparmi di spesa sono riportati nella legge di stabilità approvata dalla Giunta.
«La somma risparmiata - ha spiegato l'assessore - si ricava dalla riduzione dei costi strutturali (10.688.934 euro) a seguito della chiusura delle Province di Trieste, Gorizia e Pordenone, ai quali si sommano i 20.173.472 euro conseguenti alla riduzione del personale e i 534.728 euro relativi alla quota annua derivante dalla mancata indizione delle elezioni provinciali. Da aggiungere poi, in prospettiva, altri 6 milioni di risparmi in considerazione della soppressione della provincia di Udine prevista per la fine del 2018».
SPESE PER ESISTERE
La composizione della somma relativa all'abbassamento dei costi comprende innanzitutto, quindi, la quantificazione delle spese (10.688.934 euro) che le Province sostenevano per il fatto stesso di esistere (funzioni generali di gestione e di controllo), al netto degli oneri che sono stati trasferiti agli altri enti, come il personale e gli interessi passivi. La seconda tranche della somma dei risparmi (20.173.472 euro) afferisce proprio ai costi per i dipendenti. Anche in questo caso il taglio della spesa è al netto, nel senso che la somma deriva dal raffronto algebrico tra i minori costi delle Province e quelli che avrebbero dovuto essere i maggiori costi per la Regione, che è l'unico ente al quale è stato trasferito il personale provinciale nel periodo che va dal 2014 al 2016.
COSTI E BENEFICI
Nel dettaglio, a seguito dei commissariamenti e del progressivo svuotamento di funzioni, «corrisponde a 28 milioni al 31 dicembre 2016 il minor costo per il personale delle Province rispetto alla stessa data del 2013», dettaglia Panontin. In via teorica, conseguentemente a questo processo, «le spese dell'Amministrazione regionale avrebbero dovuto registrare un analogo aumento dei costi, che invece sono saliti non di 28 ma di soli 8 milioni: da 170.462.641 a 178.652.650 euro». Questo in primo luogo in virtù di una procedura di assorbimento dei dipendenti provinciali che «ha portato a una rimodulazione dei ruoli, delle funzioni e degli incarichi dirigenziali del personale interessato». Oltre a ciò e al blocco del turn-over, secondo l'assessore «il risparmio è frutto di una riorganizzazione strutturale a livello regionale che, ad esempio, ha ridotto i contratti interinali e quelli a tempo determinato e che ha concentrato gli uffici mantenendo comunque i presidi territoriali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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