A Mortegliano i vecchi continuano a morire

Domenica 29 Marzo 2020
IL BILANCIO
UDINE È stato il giorno nero delle vittime da contagio, ieri, in Friuli Venezia Giulia. Undici morti in più, che portano il bilancio a 87. Trieste conta ormai 51 decessi, ma Udine segue con 26, mentre Pordenone sale a 9. Gorizia ha avuto sinora una vittima. Aumentano anche i casi positivi: 1.436 contro i 1.317 del giorno prima, 119 in più. In ospedale 59 persone lottano contro il virus in terapia intensiva, 223 in altri reparti. 76 i guariti, cui si aggiungono quelli senza più sintomi ma ancora non negativi al tampone. 838 in isolamento domiciliare.
LE VITTIME
In provincia di Udine altre due persone sono morte. Se ne è andata Vittoria Colloredo, che stava per compiere 103 anni, ed era ospite della casa di riposo di Mortegliano, dove, con lei, i decessi da focolaio di Covid-19 salgono a 15. I suoi cento anni erano stati festeggiati proprio alla Rovere Bianchi, con le figlie Livia, Luigina e Bruna e l'ex sindaco Alberto Comand, che rammenta ancora la circostanza. Era nata a Cordovado il 10 ottobre del 1916, ultima di otto figli, si era sposata con Sisto Pascolo a Gorizzo, con viaggio di nozze a Castions di Strada, poi aveva vissuto anche a Pozzecco e lavorato alla fabbrica di esplosivi Mangiarotti di Codroipo, poi fu bombardata. Alla Rovere Bianchi, come spiega il sindaco Roberto Zuliani, ci sono anche «due nuovi casi di positività su anziani, comunque già tenuti in camera singola. Attendiamo gli esiti dei tamponi sugli operatori».
Un'altra vittima ha riguardato invece Lignano, Gianni Del Sal, già titolare di un negozio di frutta e verdura da molti anni in pensione. «Era in ospedale dice il sindaco Luca Fanotto - È il primo decesso a Lignano da covid-19 e mi auguro sia anche l'ultimo. Ho portato le condoglianze alla famiglia. Ho fatto un video messaggio sul sito del Comune. Ora ci sono 3 ospedalizzati, 3 in isolamento obbligatorio a Lignano e una serie di persone asintomatiche in isolamento volontario, in contatto con persone risultate infette». Delicatissima la situazione dei focolai nelle case di riposo. A Pradamano ci sono stati in tutto 4 decessi, a Lovaria, e anche San Giorgio ha pagato un prezzo alto alla Asp Chiabà, dove, come sottolinea il sindaco Roberto Mattiussi, «la situazione è stabile». A Gemona ci sono tre casi positivi nella struttura comunale e anche a Paluzza, nella casa di riposo Matteo Brunetti, c'è una persona positiva. Come ha sottolineato il consigliere regionale leghista Matteo Boschetti, venerdì sono stati fatti i tamponi a ospiti e dipendenti e ieri erano attesi i risultati. A Talmassons i casi di cui il sindaco Fabrizio Pinton è a conoscenza sono 4, di cui due in una famiglia in un ceppo collegato alla casa di riposo di Mortegliano (dove ci sono 7 anziani ospiti del paese e una delle vittime del contagio), oltre a 14 in quarantena. A Latisana il sindaco Daniele Galizio ieri contava 14 positivi di cui 3 a casa e 11 ricoverati in ospedale (due con cure intensive), oltre a 22 in quarantena. A Gemona il sindaco Roberto Revelant conta nove contagi, «di cui uno guarito». Dimessa dal reparto di infettivologia anche la signora di Treppo Ligosullo, come ha fatto sapere il primo cittadino di Tolmezzo Brollo.
TERAPIE INTENSIVE
Una buona notizia anche dalla terapia intensiva udinese, dove, come spiega il dirigente Amato De Monte, «è uscito dall'intensiva per fare la riabilitazione in semintensiva un altro paziente, il settimo, che fra l'altro presentava inizialmente un quadro molto difficile». Ma il giovane di 38 anni, «uno dei più giovani che abbiamo accolto in terapia intensiva» ce l'ha fatta a superare lo scoglio più duro. Prosegue intanto il piano della Regione che punta a far aumentare a 100 i posti disponibili in Fvg. «A Udine abbiamo 19 pazienti, oltre a due a Palmanova spiega De Monte - Allo stato ci sono due posti liberi a Udine e 4 a Palmanova. In situazioni estreme a Udine potremmo arrivare a 30. Con i piano di potenziamento dovremmo espanderci su Palmanova: i primi sei posti sono già stati attivati e altri 4 sono pronti per essere attivati». Ancora polemiche, invece, sul fronte mascherine. Quaranta sindaci hanno scritto al governatore Fedriga per esprimere le difficoltà interpretative dei provvedimenti, specie per la distribuzione di mascherine gratis.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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