(ni.ce) «Sono cose che a sentirle raccontare potrebbero perfino non sembrarci vere, da quanto sembrano riportarci in anni oscuri in cui i bambini erano alla mercè del maestro. Invece sono vere ma per fortuna, grazie ai carabinieri di Vittorio Veneto, per questi piccoli malcapitati l'incubo è finito. Persone così vanno perseguite e non devono restare nel nostro paese. Ai militari e alla magistratura inquirente va tutto il nostro ringraziamento per non tenere bassa la guardia». Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha commentato l'indagine dell'Arma sulla scuola coranica a Pieve di Soligo in cui un imam malmenava i suoi giovanissimi allievi. «Sono molto preoccupata per la situazione sommersa in cui questo episodio, nel silenzio delle famiglie islamiche, ha potuto svilupparsi -ha dichiarato l'assessore regionale all'Istruzione del Veneto, Elena Donazzan- L'intervento delle maestre della scuola primaria, che si sono accorte dei lividi su braccia e gambe degli alunni, è stato a dir poco provvidenziale». «Continuo a dirlo, questi sono segnali di predicatori radicalizzati che non hanno nulla a che vedere con le nostre leggi, i nostri valori e la nostra civiltà - aggiunge il consigliere regionale Alberto Villanova- Adesso ne abbiamo la prova. Nel nostro Paese non c'è spazio per chi vuole importare violenza e radicalizzazione».
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