«Volumi enormi ma perderemo i prodotti locali che tirano bene»

Giovedì 21 Settembre 2017
«Volumi enormi ma perderemo i prodotti locali che tirano bene»
Il nuovo mercato ortofrutticolo di Treviso non piace alla Coldiretti. Ovviamente il giudizio non riguarda l'aspetto architettonico della nuova copertura dello spazio di vendita delle Stiore, quanto piuttosto il fatto che nella nuova società artefice del progetto, in project financing, non siano stati coinvolti gli imprenditori agricoli. La C.o.m. - questo il nome infatti, è costituita solo dai grossisti, ovvero dagli operatori del commercio. Nonostante l'organizzazione imprenditoriale stessa faccia parte di Treviso Mercati (la società di gestione della struttura) e diverse aziende agricole locali vendano i loro prodotti all'interno del mercato tramite apposite cooperative, denuncia la Federazione provinciale dei coltivatori diretti, la parte produttiva del settore è stata esclusa.
L'associazione guidata da Walter Feltrin non ha mai ricevuto documentazione in merito alla riqualificazione, né è stata invitata a presentazioni. Tanto da aver appreso (con sorpresa mista a rammarico si legge in una nota) la notizia dai giornali dopo la conferenza stampa tenutasi in Comune l'altro ieri. Passi per lo sgarbo istituzionale, per così dire. Alla Coldiretti, però, temono che si vada creando un nuovo assetto del mercato improntato solo a logiche commerciali (a maggior ragione dopo l'annunciata uscita dalla gestione di Comune e Camera di commercio nel 2018), a scapito della valorizzazione delle produzioni locali. Ovvero quelle che, secondo i rappresentanti degli agricoltori, oggi rappresentano il valore aggiunto della piattaforma trevigiana, garanzia di qualità e tratto distintivo nel panorama delle strutture simili. «Per questo Coldiretti Treviso esprime tutta la sua preoccupazione per la mancanza di trasparenza e il mancato coinvolgimento della parte produttiva su un progetto che dovrebbe valorizzare la trevigianità ribadisce il comunicato - Invece, viste le componenti in campo si rischia che il mercato ortofrutticolo di Treviso, da mercato di riferimento della Marca, con enormi potenzialità di sviluppo, si trasformi in una sottomarca di altri mercati attualmente più strategici». Dunque Coldiretti rinnova l'invito a fare squadra e assicura la propria disponibilità a collaborare.. Ad una condizione: «Se allo stesso modo tutte le parti dimostreranno con i fatti di voler fare sistema».

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