VITTORIO VENETO
Supporto geologico ad Anas, affinché la statale Alemagna, nel tratto fadaltino, torni ad essere percorribile anche di notte. L'assessore regionale Gianpaolo Bottacin, incontrando ieri pomeriggio i vertici di Anas, ha teso la mano e ha lanciato un ultimatum per quell'intervento tanto atteso a Vittorio Veneto, ma anche da chi risiede nella provincia bellunese. Dal 28 giugno dello scorso anno, a seguito di una frana partita dal versante dei Bosc Grandi, la statale invasa dai detriti è prima rimasta chiusa, poi è stata riaperta a singhiozzo, cioè a senso unico alternato di giorno, mentre dalle 20 alle 6 rimane chiusa. Un ritorno alla normalità, a quasi un anno dai quei fatti, appare ancora difficile.
LA PROPOSTA
«Anas ci ha chiesto supporto sugli aspetti geologici dell'intervento spiega Bottacin - e come Regione ho confermato la nostra disponibilità. Prevediamo di formalizzare un protocollo la cui bozza ho chiesto mi venga inviata già lunedì, così da valutarla e portarla in giunta entro fine mese, e quindi partire con lo studio geologico. Nel frattempo, mi auguro che Anas dia seguito a un intervento di mitigazione del rischio. Ho chiesto che si attivi subito per realizzare un vallo di contenimento del materiale a monte della strada e questo in tempi brevi». Tempistiche ancora non ce ne sono, ma comunque si parla di mesi. Al protocollo potranno aderire anche tutti gli altri soggetti coinvolti in questa vicenda, da Autostrade alle Ferrovie, dalla Provincia di Treviso al Comune di Vittorio Veneto.
LA RIVELAZIONE
«Pare rivela poi Bottacin - che la Prefettura voglia la strada chiusa del tutto. Francamente se è sicura di giorno, lo è anche di notte. Sono certo che la Prefettura non si metterà di traverso: il nostro obiettivo è agire speditamente per riaprirla a doppio senso di marcia». L'assessore ha poi evidenziato ad Anas come questa sia l'unica strada statale che collega il Veneto alla provincia di Belluno e non possa essere lasciata così. Bottacin spera che prima del 28 giugno arrivino notizie positive. «Io mi sono messo in gioco con l'auspicio che l'intervento di messa in sicurezza si concluda entro il 2018» aggiunge. Il consiglio di quartiere della Val Lapisina pure freme. «Valuteremo nel prossimo incontro quale iniziativa realizzare, se di qui a breve non cambierà nulla» annuncia il presidente Silvano De Nardi. «Così come la Regione interviene celermente sulle proprie strade conclude Bottacin -, lo Stato, cioè Anas, deve intervenire sulle proprie».
Claudia Borsoi
© RIPRODUZIONE RISERVATA Supporto geologico ad Anas, affinché la statale Alemagna, nel tratto fadaltino, torni ad essere percorribile anche di notte. L'assessore regionale Gianpaolo Bottacin, incontrando ieri pomeriggio i vertici di Anas, ha teso la mano e ha lanciato un ultimatum per quell'intervento tanto atteso a Vittorio Veneto, ma anche da chi risiede nella provincia bellunese. Dal 28 giugno dello scorso anno, a seguito di una frana partita dal versante dei Bosc Grandi, la statale invasa dai detriti è prima rimasta chiusa, poi è stata riaperta a singhiozzo, cioè a senso unico alternato di giorno, mentre dalle 20 alle 6 rimane chiusa. Un ritorno alla normalità, a quasi un anno dai quei fatti, appare ancora difficile.
LA PROPOSTA
«Anas ci ha chiesto supporto sugli aspetti geologici dell'intervento spiega Bottacin - e come Regione ho confermato la nostra disponibilità. Prevediamo di formalizzare un protocollo la cui bozza ho chiesto mi venga inviata già lunedì, così da valutarla e portarla in giunta entro fine mese, e quindi partire con lo studio geologico. Nel frattempo, mi auguro che Anas dia seguito a un intervento di mitigazione del rischio. Ho chiesto che si attivi subito per realizzare un vallo di contenimento del materiale a monte della strada e questo in tempi brevi». Tempistiche ancora non ce ne sono, ma comunque si parla di mesi. Al protocollo potranno aderire anche tutti gli altri soggetti coinvolti in questa vicenda, da Autostrade alle Ferrovie, dalla Provincia di Treviso al Comune di Vittorio Veneto.
LA RIVELAZIONE
«Pare rivela poi Bottacin - che la Prefettura voglia la strada chiusa del tutto. Francamente se è sicura di giorno, lo è anche di notte. Sono certo che la Prefettura non si metterà di traverso: il nostro obiettivo è agire speditamente per riaprirla a doppio senso di marcia». L'assessore ha poi evidenziato ad Anas come questa sia l'unica strada statale che collega il Veneto alla provincia di Belluno e non possa essere lasciata così. Bottacin spera che prima del 28 giugno arrivino notizie positive. «Io mi sono messo in gioco con l'auspicio che l'intervento di messa in sicurezza si concluda entro il 2018» aggiunge. Il consiglio di quartiere della Val Lapisina pure freme. «Valuteremo nel prossimo incontro quale iniziativa realizzare, se di qui a breve non cambierà nulla» annuncia il presidente Silvano De Nardi. «Così come la Regione interviene celermente sulle proprie strade conclude Bottacin -, lo Stato, cioè Anas, deve intervenire sulle proprie».
Claudia Borsoi