IL LUTTO
TREVISO Domenica sera è morto nella sua casa di Fiera a Treviso, Elvinio Breda, 85 anni. Con lui le figlie Francesca e Laura, la moglie Franca Favero e la nipote Veronica. Nato a Falzè di Piave, Elvinio nel 1963 era stato assunto come vigile urbano a Treviso. Per oltre 40 anni aveva lavorato nel Comando del capoluogo. Sempre in sella alla motocicletta, era uno degli agenti più conosciuti e rispettati. Era stato una penna nera e, come ultimo desiderio, ha voluto il cappello da alpino sulla bara. Elvinio aveva un'altra grande passione: le moto. Era stato tra i fondatori del gruppo dei motociclisti della Polizia municipale di Treviso, sempre pronto a intervenire e a fare prevenzione a scuole e nelle associazioni.
EDUCATORE
Elvinio seguiva spesso corsi di educazione stradale alle elementari, insegnando ai bambini il rispetto del codice e delle norme di comportamento. Ma amava anche la bicicletta. E grazie alla bici da corsa, con la quale pedalava sul Montello e lungo le strade del Quartier del Piave dove era nato, aveva creato, con Camillo Ruggeri e Franco Armellin, il Gruppo Cicloturistico dei vigili urbani. Un sodalizio sciolto una ventina d'anni fa e che ha segnato la storia del cicloturismo trevigiano. Per decenni il Gruppo delle due ruote dei vigili, che Elvinio rappresentava con orgoglio, ha organizzato la Gran Fondo Treviso Pieve di Cadore e ai primordi la Treviso Oderzo Falcade in notturna. E proprio la Gran Fondo Treviso - Pieve di Cadore, una grande festa per il ciclismo, alla quale partecipavano migliaia di appassionati. Da lì sono nate tante Gran Fondo della Marca.
LA LEGGENDA
Il primo maggio del 1977 Giovanni Pinarello, allora presidente del Gc Tognana mise in cantiere, grazie alla collaborazione del Gc vigili urbani di Treviso, il primo raduno cicloturistico nazionale, dal quale poi ha trovato ispirazione la Gran Fondo Pinarello. E poi i tanti raduni, soprattutto quelli in provincia di Salerno, a Gabicce Mare e Cesenatico. Con lui se ne va un pezzo di storia trevigiana, sia sportiva che del Corpo di Polizia municipale. Amichi, familiari e conoscenti si stringono attorno alle figlie Laura e Francesca e alla moglie Franca. I funerali saranno celebrati domani, alle 15, nella chiesa di Sant'Ambrogio a Fiera.
Tina Ruggeri
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Domenica sera è morto nella sua casa di Fiera a Treviso, Elvinio Breda, 85 anni. Con lui le figlie Francesca e Laura, la moglie Franca Favero e la nipote Veronica. Nato a Falzè di Piave, Elvinio nel 1963 era stato assunto come vigile urbano a Treviso. Per oltre 40 anni aveva lavorato nel Comando del capoluogo. Sempre in sella alla motocicletta, era uno degli agenti più conosciuti e rispettati. Era stato una penna nera e, come ultimo desiderio, ha voluto il cappello da alpino sulla bara. Elvinio aveva un'altra grande passione: le moto. Era stato tra i fondatori del gruppo dei motociclisti della Polizia municipale di Treviso, sempre pronto a intervenire e a fare prevenzione a scuole e nelle associazioni.
EDUCATORE
Elvinio seguiva spesso corsi di educazione stradale alle elementari, insegnando ai bambini il rispetto del codice e delle norme di comportamento. Ma amava anche la bicicletta. E grazie alla bici da corsa, con la quale pedalava sul Montello e lungo le strade del Quartier del Piave dove era nato, aveva creato, con Camillo Ruggeri e Franco Armellin, il Gruppo Cicloturistico dei vigili urbani. Un sodalizio sciolto una ventina d'anni fa e che ha segnato la storia del cicloturismo trevigiano. Per decenni il Gruppo delle due ruote dei vigili, che Elvinio rappresentava con orgoglio, ha organizzato la Gran Fondo Treviso Pieve di Cadore e ai primordi la Treviso Oderzo Falcade in notturna. E proprio la Gran Fondo Treviso - Pieve di Cadore, una grande festa per il ciclismo, alla quale partecipavano migliaia di appassionati. Da lì sono nate tante Gran Fondo della Marca.
LA LEGGENDA
Il primo maggio del 1977 Giovanni Pinarello, allora presidente del Gc Tognana mise in cantiere, grazie alla collaborazione del Gc vigili urbani di Treviso, il primo raduno cicloturistico nazionale, dal quale poi ha trovato ispirazione la Gran Fondo Pinarello. E poi i tanti raduni, soprattutto quelli in provincia di Salerno, a Gabicce Mare e Cesenatico. Con lui se ne va un pezzo di storia trevigiana, sia sportiva che del Corpo di Polizia municipale. Amichi, familiari e conoscenti si stringono attorno alle figlie Laura e Francesca e alla moglie Franca. I funerali saranno celebrati domani, alle 15, nella chiesa di Sant'Ambrogio a Fiera.
Tina Ruggeri
